NoviGL-INDICE - ilCATECUMENO.it

Vai ai contenuti
SOMMARIO del Primo Volume
I 4 NOVISSIMI -  Prima parte ►  1. LA MORTE
00. INTRODUZIONE
01. È la morte che dà la vita: la morte è passaggio da una fase incompiuta alla compiutezza di una vita diversa.

02. I 'Capri espiatori': la morte dei 'giusti', quella degli 'innocenti'. La morte affrontata con spirito di perfetta contrizione.

03. Una sola morte o tante reincarnazioni? Gesù: «Viveste mille vite, diverreste mille volte zimbello di Satana e non sempre sapreste uscirne feriti ma vivi. Vivendo una volta e sapendo che in quella volta è il vostro destino, se non siete dei maledetti adoratori della Bestia, agite con quel minimo almeno di volontà che basta a Me per salvarvi».

04. San Giovanni: «Perciò Colui che è Verità e Scienza dice, ripete, insiste, giura su una vita, unica e sola, della carne, e su una vita, unica e sola, dello spirito. Questa vita si vive nella nostra unica giornata di uomini e poi, solo nell’ultimo giorno, al comando di Gesù-Dio, risorge per rivestire lo spirito di cui fu veste».

05. San Paolo: «Stolti! I morti non ritornano. Con nessun nuovo corpo. Non vi è che una risurrezione: quella finale... Il corpo, come seme, cade, finito il suo ciclo, nella corruzione della fossa. Lo spirito torna alla sua Fonte per essere giudicato se è vivo o putrido quanto  la carne, e a seconda del suo essere va al suo destino».

06. Per capire cosa si debba intendere per 'morte' bisogna parlare dell'anima: dell'anima-vegetativa che è nei vegetali, dell'anima-animale che è negli animali e dell'anima-spirituale che è nell'uomo. Nell'animale, quando il suo corpo muore, la sua anima-animale si dissolve. Nell'uomo, invece, il corpo muore quando è l'anima spirituale che - per prima - abbandona il corpo.

07. Nuovi Cieli e Nuova Terra: un 'mondo' dove ritroveremo i nostri cari ed i nostri amici.

08. Dio è come un Ortolano. La logica del Diluvio universale.

09. La formazione delle 'Religioni': l'anima vede Dio nell'istante creativo. Ancora perfetta, non lesionata dal Peccato originale, essa comprende 'intuitivamente' ed istantaneamente la Verità e dopo essere stata infusa da Dio nell'embrione del concepito, ne conserva un ricordo inconscio, anche se vago. È così che nascono alcune religioni che sono relativamente 'giuste' se il ricordo inconscio viene dall'anima di uomini giusti, i quali - proprio perché 'giusti' e più vicini a Dio - 'ricordano' meglio di altri.

10. Le tre dimore dei battezzati e quelle dei 'non battezzati'. Gesù: «L’empio sarà condotto al sepolcro. È naturale. Tutti gli aiuti può dare Lucifero ai suoi prediletti, ai suoi fedeli, ai suoi schiavi, ma non l’immunità dalla Morte, perché solo Io sono Vita e ho vinto Io solo la Morte. Perciò quando la somma del male commesso dall’empio è compiuta, Io do ordine alla Morte di prendere possesso di quella carne. Essa carne conosce perciò l’orrore del sepolcro. E per l’empio sarà vero sepolcro».

11. Da cosa è nata la 'forma' delle 'cose' create, siano esse vegetali, animali o esseri umani?.

12. Gesù: «Il tempo della terra è breve, figli. Presto vi chiamerò dove la vita dura. Siate dunque santi per conseguire la vita eterna, dove già i vostri diletti vi attendono o dove vi raggiungeranno dopo la purgazione...».

13. Predestinazione: Siamo predestinati a morire salvi o... dannati? I predestinati alla 'Grazia' ed i predestinati alla 'Gloria'.

14. Gesù: «... E infatti voi siete dei nascituri alla Vita del Cielo. Non è questa la Vita, questa che vivete sulla terra nella giornata mortale. Questa è soltanto formazione del vostro essere futuro di vivente eterno. L’esistenza umana è la gestazione che vi forma per darvi alla Luce. Alla Luce vera, e non alla povera luce caliginosa di questa terra.».

15. Gesù: «Sempre giusta l'ora della morte perché è data da Dio. Io solo sono il Padrone della vita e della morte e se non sono miei certi mezzi di morte, usati dall’uomo per istigazione demoniaca, sono sempre mie le sentenze di morte, date per levare un’anima da troppo tormento terreno o per impedire maggiori colpe di quell’anima». Le ragioni per cui Dio decreta la durata di una lunga o breve vita.

16. In occasione della morte i dannati - che hanno già fatto la loro scelta - preferiscono a quel punto Satana ma non lo amano, anzi lo odiano, ciò nonostante lo seguono poi 'fedelmente' e, come legati a lui da un patto di ferocia, cooperano con lui alla dannazione degli altri uomini come per un feroce e sadico 'mal comune mezzo gaudio'.

17. Il Pane eucaristico è come una Medicina che circola nel nostro 'sangue' spirituale e questo fatto ci mantiene 'sani' ed uniti a Gesù anche dopo la 'piccola morte', cioè quella del corpo. Il cibo eucaristico, assorbito abitualmente, ci preserva dalle malattie spirituali e ci salva pertanto nella grande maggioranza dei casi.

18. Gesù: «Allo spirito che si affida a Dio poco può nuocere Satana sulla terra; allo spirito che nell’agonia invoca Dio saranno risparmiati i terrori che la Bestia suscita per ultima vendetta; allo spirito che spira in Dio verrà aperto da Dio il Cuore e da morte passerà a vita eterna, santa, beata...».

19. Perché mai Dio avrà creato la morte del corpo umano? Gesù: «Come non ha fatto la morte della carne, Dio non ha fatto la morte dello spirito. Ha anzi mandato il Risuscitatore eterno, il suo Figlio, a darvi Vita quando già eravate morti...».

20. Le due morti e le due 'resurrezioni': la prima e la seconda.

21. Le morti improvvise. Anche con tanti peccati veniali sulla coscienza si può arrivare a morire di peccato mortale.

22. Parliamo di morte per eutanasia: atto di arbitrio contro i diritti di Dio.

23. Può anche la Chiesa morire?.

24. Non voglio morire!

25. Morte di Maria SS. o... 'Transito'? Maria SS.: «Io morii? Sì, se si vuol chiamare morte la separazione della parte eletta dello spirito dal corpo. No, se per morte si intende la separazione dell'anima vivificante dal corpo, la corruzione della materia non più vivificata dall'anima e, prima, la lugubrità del sepolcro e, per prima tra tutte queste cose, lo spasimo della morte».

26. Gesù ci insegna a morire: "Tutto è compiuto"...,  "Padre, nelle tue mani raccomando lo spirito mio...".

I 4 NOVISSIMI - PRIMA PARTE (seguito): 2. GIUDIZIO PARTICOLARE (con ampliamento al Purgatorio e al Limbo)

27. Il Giudizio particolare.

28. Il Giudizio particolare è immediato e definitivo. Non esiste possibilità di reincarnazione per potersi poi salvare in una vita successiva: la teoria della reincarnazione è un inganno satanico!

29. La reincarnazione e la sensazione di aver già vissuto - in una vita precedente - determinate situazioni che viviamo nella vita attuale: i ‘ricordi’ delle anime.

30. Criteri e modalità del Giudizio divino. Lo Spirito Santo: «Non il censo, o la veste, o la condizione, o la posizione, altereranno il giudizio di Dio. Non lo confonderanno i ripieghi e gli scenari messi ad ingannare gli uomini, non le ipocrisie, non gli impuri atti di bontà, di fede, di onestà, di amore».

31. Rielaboriamo alcuni concetti che sono alla base del Giudizio particolare.

32. Ancora sui criteri del Giudizio di Dio. San Paolo: «Tutti quelli che senza legge hanno peccato, senza legge periranno; e tutti quelli che sotto una legge hanno peccato, saranno da essa condannati; non quelli infatti che ascoltano la legge son giusti dinanzi a Dio, ma quelli che la mettono in pratica saranno giustificati...».

33. Il Decalogo 'rivisitato' da Gesù. Luogo e tempi in cui avviene il Giudizio: un atomo di attimo!

34. Non ci si può nascondere agli occhi penetranti di Dio che ci trapassano l'anima come dei raggi 'X' facendo emergere di quale stoffa siamo veramente fatti.

35. Giudizio particolare per gli aborti: 40 milioni/anno di infanticidi gravissimi, un vero e proprio sterminio di massa, un'ecatombe contro degli inermi innocenti. Costoro, martiri innocenti, tutti 'salvi' nel Limbo, ma un Giudizio divino inesorabile peserà su coloro che sopprimono una vita anche embrionale e non se ne saranno pentiti.

36. Perché il Giudizio particolare sull'uomo è fatto da Gesù e non da Dio Padre?.

37. I diversi gradi di gloria in Cielo.

38. La Terra è 'Tempio di espiazione'. La pena purgativa ed Il tormento delle anime del Purgatorio. Il Giudizio è basato sulla 'perfezione relativa'.

39. Noi possediamo un impulso a compiere il Male nonostante si sappia che è tale e che si sappia anche che cosa è il Bene. Gesù - vissuto come uomo - nel giudicare tiene però conto della debolezza della natura umana dovuta alle conseguenze del Peccato originale.

40. Facciamo una prima sintesi sul Giudizio particolare.

41. Un Giudizio del tutto 'particolare' sugli uomini di Chiesa e sull'Umanità in genere: l'Anticristo prossimo venturo, sconfitto e giudicato.

42. Nel Giudizio di Dio c'è però sempre Giustizia e Misericordia.

43. Il Giudizio particolare su vescovi e sacerdoti che tradiranno la loro missione.

44. I criteri su cui si basa il Giudizio. Quello che avviene alla nostra morte verrà ripetuto in occasione del Giudizio universale, alla venuta solenne del Figlio dell'uomo.

45. Nel Purgatorio l'anima si avvicina sempre di più al Paradiso perché, più cresce la purificazione nel fuoco dell'Amore, meglio essa si ricorda di Dio che è il Bene supremo al quale si aspira. Gesù: «Man mano che per potere dell’Amore essa si monda, si accelera la sua risurrezione all’amore e, di conseguenza, la sua conquista dell’Amore, che si completa nel momento in cui, finita l’espiazione e raggiunta la perfezione dell’amore, essa viene ammessa nella Città di Dio».

46. Preghiera ed offerte di espiazione per le anime del Purgatorio. Quando è ancor meglio pregare? Gesù: «Il venerdì sia per coloro che vivono la loro crocifissione spirituale nel Purgatorio cercando Dio e non potendolo ancora avere».

47. Anime del Purgatorio, Indulgenze e Comunione dei santi. Gesù: «Se Io dunque ho dato facoltà al mio Pietro, e a coloro che da lui vengono, di assolvere dalle colpe, e sciogliervi perciò dal nodo del Maligno, è logico che Io gli abbia dato anche la facoltà di prendere fra i tesori del Cielo quelle ricchezze che vi condonano anche il debito, o parte dello stesso, che resta dopo la assoluzione dalla condanna».

48. La mamma di Maria Valtorta dal Purgatorio: «Non posso non soffrire. Perché ora capisco. Immersi come siamo in un bagno ardente e luminoso di amore espiativo, vediamo, conosciamo e impariamo ora, qui, ad amare il nostro Dio e il nostro prossimo che in vita abbiamo amato poco e male. E le sofferenze del prossimo aumentano il nostro espiare perché, caduto l’egoismo, sappiamo amare e soffrire con esso e per esso».

49. Insegnamenti, impartiti dalle anime del Purgatorio, sui quali – a ben meditare –  c’è da imparare molto.

50. Angeli custodi in … Purgatorio. Azaria: «La missione dell’Angelo Custode si crede, da parte della gente, che cessi con la morte del custodito. Non è così sempre… Ma continua quale era, come protezione che intercede e ama il suo affidato, per coloro che dalla Terra passano al Purgatorio per espiare e purificarsi… Allora noi, gli angeli custodi, oriamo con la carità per voi davanti al trono di Dio, e uniti alle nostre orazioni d’amore presentiamo i suffragi che sulla Terra vi applicano parenti e amici…».

51. Gesù: «Una S. Messa può liberare un penante, e sempre serve ad abbreviare e addolcire la purgazione...».

52. Il 'Purgatorio' in terra. La Terra è un 'Tempio di espiazione' e in quest'ottica il dolore sulla Terra - non voluto da Dio ma conseguenza dell'uomo - non è una ingiustizia ma è una opportunità.

53. Gesù: «L'amore che non avete saputo darmi in terra, me lo dovete dare nel Purgatorio. Ecco perché vi dico che il Purgatorio altro non è che sofferenza d'amore... E' giusto che, non avendo meritato l'inferno e non avendo meritato il Paradiso, ve lo meritiate ora accendendovi di carità, ardendo per quanto siete stati tiepidi sulla terra... È giusto che sospiriate per mille e mille ore di espiazione d'amore ciò che avete mille e mille volte mancato di sospirare sulla terra: Dio, scopo supremo delle intelligenze create».

54. La nostra vita in terra è una 'moneta di eternità'. Gesù: «... Ma a colui che mi dirà: “Ecco: la moneta è tale e quale. Io non l’ho negoziata perché avevo paura della tua giustizia”, dirò: “Va’ a conoscere l’Amore nel Purgatorio e lavora là a conquistarti il regno, poiché sei stato un servo ignavo né ti sei dato pena di conoscere chi Io sono e mi hai giudicato ingiusto, dubitando della giustizia mia e dimenticando che Io sono l’Amore. Il tuo denaro sia mutato in espiazione».

55. Il Limbo: “Al di fuori della Chiesa non vi è salvezza''?.

56. La beata attesa dei giusti e innocenti non battezzati nel Limbo. Tutti quelli non battezzati ma giusti o incolpevoli non andranno all'Inferno: che è sofferenza pura, non andranno in Purgatorio: che è pur sempre sofferenza d'amore, ma resteranno nel Limbo: dove non vi è sofferenza, in attesa che venga la vera Gioia del Paradiso, fatto che è già 'gioia' in quanto 'anticipazione', pregustazione della gioia futura.

57. Il Limbo dei 'giusti non battezzati': Gesù: «Che ve ne pare? Che quando un gentile uscirà dal mondo, giusto al cospetto di Dio per aver seguito la retta legge che la sua coscienza si è imposta, Dio lo giudicherà demone? Io ve lo dico: Dio giudicherà le azioni degli uomini, e il Cristo, Giudice di tutte le genti, premierà quelli nei quali il desiderio dell'anima ebbe voce di intima legge per giungere al fine ultimo dell'uomo, che è riunirsi al suo Creatore, al Dio ignoto per i pagani, ma al Dio che sentono essere vero e santo al di là dello scenario dipinto dei falsi Olimpi...».

58. Limbo dei bimbi abortiti e neonati morti dopo la nascita ma non battezzati. Gesù: «Non si può pensare che Dio, Carità perfetta che ha creato tutte le anime, predestinandole alla Grazia, escluda dal suo Regno quelli che, non per propria causa, non hanno ricevuto il Battesimo (...) Sono responsabili i neonati, morti nel nascere, di non essere battezzati? (...) No. Ed è cosa probante, che così non sia, il giudizio inesorabile e severissimo dato da Dio a quelli che sopprimono una vita, anche embrionale, o appena venuta alla luce, vietandole di ricevere il Sacramento che leva la Colpa d’origine... (...) Perché questo rigore, se non perché per secoli e millenni quelle anime di innocenti vengono separate da Dio, in uno stato non di pena, ma neppur di gaudio».  

Torna ai contenuti