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51. Gesù: «Una S. Messa può liberare un penante, e sempre serve ad abbreviare e addolcire la purgazione...».
Ho già avuto occasione di accennare alla discesa di Gesù agli Inferi dopo la sua morte, come recitato nel Credo.
Molti continuano a pensare - ne ho già accennato - che la discesa agli Inferi abbia significato per Gesù una discesa all'Inferno.
Non è così: 'Inferi' stava per 'parte inferiore', rispetto al Paradiso, vale a dire Purgatorio e Limbo.
Padre Berti, il direttore spirituale di Maria Valtorta, su richiesta dei suoi superiori ai quali egli faceva abitualmente leggere copia degli scritti, le aveva chiesto chiarimenti al riguardo, pregandola di fare un promemoria da presentare al Santo Padre, Pio XII.
Gesù così le dice, perché lei riferisca a padre Berti1:
«... Dice Gesù:
«Darai queste parole a P. Berti, ormai sai che è lui che te ne chiese: Quando alla mia Maria ho dettato il dettato del 15-l-44 e ho detto: “quando sono sceso in esso per trarre dal limbo coloro che attendevano la mia venuta ho avuto orrore di quell’orrore e, se cosa fatta da Dio non fosse immutabile perché perfetta, avrei voluto renderlo meno atroce perché sono l’Amore e di quell’orrore ho avuto dolore”, ho voluto parlare dei diversi luoghi d’oltre tomba, dove erano i trapassati, presi in generale, e detti “inferno” per opposizione al Paradiso dove è Dio.
Quando, nel sovrabbondare del mio gaudio dopo la consumazione del Sacrificio, Io ho potuto aprire il Limbo ai giusti e trarre dal Purgatorio moltissimi spiriti, ho fremuto di orrore contemplando nel mio pensiero che solo per il luogo di dannazione non c’era redenzione né mutazione di orrore. Ma non entrai in esso. Non era giusto e utile farlo.
Vi stupisce che abbia tratto anche dal Purgatorio molte anime?
Pensate: se una S. Messa può liberare un penante, e sempre serve ad abbreviare e addolcire la purgazione, cosa non sarà stato il reale Sacrificio dell’Agnello divino per i purganti?
Io, Sacerdote e Vittima, ho ad essi applicato i miei meriti e il mio Sangue, ed Esso ha fatto bianche le stole2 non ancor totalmente fatte candide dal bianco fuoco della carità purgativa.
Mandagli questo e la mia benedizione.»
Cosa apprendiamo da questo Dettato?
Rileviamo che Gesù è disceso agli Inferi, e più precisamente nel Limbo, per liberare i giusti ed i Patriarchi - come ad esempio Abramo, Isacco e Giacobbe - che erano in attesa della Redenzione. Ma scese pure nel Purgatorio per trarvi moltissimi spiriti lì attendenti da millenni, evidentemente quelli che avevano già espiato abbastanza ma 'non ancor totalmente' e non aspettavano altro che la Redenzione con i meriti ed il Sangue di Gesù per poter accedere non più al Limbo ma al Paradiso.
Per l'inferno non c'è possibilità alcuna di riscatto, checché ne pensino i 'buonisti' che - in nome della Misericordia di Dio ma dimenticando la Giustizia - s’illudono che un giorno esso debba finire in un generale perdono a tarallucci e vino.
Le Sante Messe in suffragio - alle quali raramente pensiamo -  possono effettivamente servire a liberare un penante magari prossimo al termine della sua espiazione ma comunque ad abbreviarne o addolcirne la purgazione.
Nel caso della madre di Maria Valtorta abbiano tuttavia capito che di Messe in suffragio ne erano state necessarie davvero tante.
Quindi, mai fare l'errore di fermarsi alla prima Messa di suffragio o - nei casi migliori - farne dire una all'anno nelle classiche ricorrenze di nascita, matrimonio o morte.
Che tristezza per un nostro caro soffrire e vedere che non facciamo nemmeno il minimo di quel che potremmo fare. Un giorno noi stessi - come ho già detto - potremmo essere chiamati a risponderne, visto per di più che ora - avendo approfondito le tematiche del Purgatorio - ne abbiamo capito l'importanza.


1  M.V.: 'I Quaderni del 1945-1950' - 31.1.1947 - C.E.V.
2 ha fatto bianche le stole, secondo l'immagine di Apocalisse 7, 13-15.      

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