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08. Dio è come un Ortolano. La logica del Diluvio universale.
L'uomo - di fronte alla morte non solo propria ma anche dei propri cari così buoni e 'giusti' in vita - potrebbe ribellarsi, talvolta persino maledicendo Dio, rimproverandolo e recriminando di avercene privati e di essere stato 'ingiusto' con essi.
Al contrario, la morte anzitempo di un 'giusto' può essere nei suoi confronti un segno di amore da parte di Dio che - avendo questi ormai raggiunto la sua perfezione spirituale relativa - lo vuole finalmente vicino a sé.
Volendo ricorrere ad una immagine prosaica, potremmo immaginare Dio come un Ortolano che coltiva il suo orto dove stanno producendo frutto delle piante di tante diverse qualità.
Le cura amorevolmente senza far loro mancare l'acqua vivificante, né la zappatura o sarchiatura che danno aria al terreno, né l'estirpazione di male erbe che potrebbero soffocare le piante togliendo loro nutrimento.
Poi al punto giusto di maturazione di un singolo frutto, l'Ortolano lo raccoglie.
Qualche altro frutto lo raccoglie invece in anticipo se il tempo minaccia troppa pioggia, o se le malattie che vengono da agenti esterni potrebbero farlo in seguito marcire.
Altri frutti che rischierebbero di marcire, ma possono ancora essere salvati, l'Ortolano li irrora con anticrittogamici perché, ancorché sul momento 'intaccati', possano in qualche modo 'guarire' e riprendere a svilupparsi fino ad una corretta maturazione.
Quelli che hanno invece decisamente cominciato a marcire, l'Ortolano li toglie e li butta nel letamaio per evitare che possano contagiare quelli ancora sani.
L'Ortolano agisce sempre con amore curando il suo Orto come un Vignaiolo cura la sua Vigna.
Dio agisce - nei confronti dell'Umanità - con la logica con la quale Egli ha agito nel Diluvio universale: Giustizia e Amore.
Molti non capiscono ad esempio come mai un Dio, presentato come Buono e Misericordioso, potesse aver 'barbaramente' distrutto a quel tempo l'Umanità
La spiegazione non è poi tanto difficile, sotto un profilo non 'umano' ma spirituale.
Una prima grande parte dell'Umanità era divenuta quasi del tutto irrimediabilmente corrotta, una seconda parte minoritaria era solo parzialmente intaccata ma - come le mele sane vicino a quelle marce - avrebbe finito per corrompersi come la prima.
Era tuttavia rimasta una famiglia di 'giusti': quella di Noè.
Dio mandò allora il Diluvio, fece perire tutti i corrotti che altro non meritavano se non l'Inferno, lasciò persino perire i bimbi 'innocenti' perché crescendo a contatto con i corrotti non divenissero anch'essi corrotti e degni dell'Inferno ma si salvassero nel Limbo e potessero entrare poi un giorno in Paradiso.
Fece perire gli adulti meno corrotti perché così facendo li avrebbe salvati nel Purgatorio per una giusta espiazione in attesa della futura Redenzione.
Dio salvò infine la famiglia del giusto Noè perché dal suo ceppo la stirpe umana riprendesse – spiritualmente e umanamente di nuovo integra - il suo cammino nella Storia.
Dunque... Giustizia ed Amore!

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