NoviGL-23 - ilCATECUMENO.it

Vai ai contenuti
23. Può anche la Chiesa morire?
Avevamo detto fin dall'inizio che si può morire - oltre che di vecchiaia e normali malattie - di guerre, pestilenze, epidemie e catastrofi naturali di ogni tipo come terremoti e alluvioni.
In tali casi la 'piccola morte' (cioè quella fisica) coglie improvvisa buoni e cattivi.1
Tuttavia se per i 'cattivi' la malasorte è segnata, per i buoni che così ingiustamente hanno perso anzitempo la vita - pensate ad esempio anche ai bambini - vi è la 'consolazione' della certezza della salvezza eterna, salvezza che non è detto che ci sarebbe stata se la loro vita fosse continuata.
I bimbi morti anzitempo, 'spiritualmente parlando', sono dei 'piccoli ladri del Paradiso'.
È troppo ovvio che, umanamente parlando, non si possa dire una cosa del genere a consolazione dei loro genitori immersi nel dolore e che anzi potrebbero rimproverare proprio a Dio quella morte prematura pensando che Egli 'non avrebbe dovuto permettere'.
Parlando poi ancora di morte parrebbe strano parlare anche di 'morte della Chiesa', che in fin dei conti è un 'ente' astratto e quindi non sarebbe soggetta alla morte.
Gesù - racconta Matteo nel suo Vangelo2 - chiese un giorno agli apostoli cosa dicesse la gente di lui, e quelli risposero chi in un modo e chi nell'altro.
Poi Egli si rivolse agli apostoli chiedendo invece cosa 'essi' pensassero di lui, e Pietro proruppe in un grido: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù a lui: «Beato te Simone, figlio di Giona, perché non la carne né il sangue ti ha rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli. Ed io dico a te, che tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa, e le porte dell'inferno mai prevarranno su di essa».
Questo ci può far pensare che la Chiesa non possa 'morire'. Ma quale sarebbe la 'Chiesa' contro la quale le porte dell'inferno mai prevarranno?
Forse quella degli 'uomini di chiesa', cioè l'istituzione gerarchica, oppure la 'Chiesa dei credenti', intesa come Corpo Mistico il cui Capo è Gesù Cristo?
Non sono un teologo ma andando per logica - fede a parte - direi che almeno la 'Persona Mistica', chiamata anche Corpo Mistico composto dai fedeli seguaci di Gesù, risulterà sempre vincitrice sulle porte dell'inferno proprio perché è una realtà non materiale ma 'spirituale' e perché ha Gesù Cristo-Dio come suo 'Capo'.
La Chiesa cattolica già in passato è sembrata tuttavia letteralmente 'morire' in occasione di tremende persecuzioni o di eresie devastanti.
Ad esempio l'eresia del tutto generalizzata - fino a coinvolgere un Pontefice - dell'Arianesimo nel terzo secolo d.C. che sosteneva la 'non piena natura divina di Gesù' minando la sostanza stessa del Cristianesimo, e poi - poco più di un millennio dopo - la scissione 'protestante' che aveva davvero fatto temere a quel tempo che la Chiesa di Roma fosse davvero ormai 'finita'.
Ancor più in futuro la Chiesa sembrerà morire a causa della generale grande apostasia profetizzata da molti santi e mistici, come pure annunciata in apparizioni e rivelazioni private riconosciute dalla Chiesa stessa.
Di ciò si parla anche nell'Apocalisse di San Giovanni in relazione al futuro Regno dell'Anticristo.
Qui davvero la Chiesa sembrerà morire in senso materiale e spirituale..., ma non sarà che una morte apparente.
In questo pur breve 'regno' anticristiano la Chiesa verrà infatti dilaniata da tremende divisioni interne e persecuzioni esterne tali da far temere davvero la sua sparizione.
Essa - dicono le profezie - dovrà subire una sua 'Passione' poiché la Chiesa, intesa in senso collettivo, dovrà purificarsi dalle sue colpe subendo misticamente su di sé la sorte e le sofferenze patite a suo tempo dal suo Capo mistico Gesù, poiché 'nessuno è da più del suo Maestro'.
La Chiesa - dopo la sconfitta del 'Figlio della perdizione' di cui si parla anche in Apocalisse - 'risorgerà' in terra dalla sua morte apparente molto più bella, così come in terra è a suo tempo risorto molto più bello il Gesù glorificato.3
Sarà finalmente quello il momento del Trionfo del Cuore Immacolato di Maria e di Gesù nel corso della Storia, con la realizzazione finalmente del 'Regno di Dio' in terra, nel cuore degli uomini.
È il Regno che Gesù ci ha insegnato ad invocare in quella preghiera del 'Padre nostro' che i fedeli recitano spesso piuttosto distrattamente senza riflettere sul suo significato esatto: regno in terra, 'figura' di quello futuro in Cielo.


1  M.V.: 'I Quaderni del 1943' - 29.10.1943 - C.E.V.
2  Mt 16, 13-18.

Torna ai contenuti