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Maria Valtorta offriva ogni giorno sofferenze per i bisognosi del Purgatorio ed una volta Gesù le aveva indicato un programma di sofferenza settimanale da offrire ogni giorno per una categoria diversa.

Per i sacerdoti Gesù aveva dedicato i giorni di Domenica, Lunedì e Martedì, anche se aveva detto che a favore e sostegno del Sacerdozio ci sarebbero voluti almeno quattro giorni di penitenza, essendo esso tanto necessario alla vita dello spirito.

Il Mercoledì era da offrire per le anime in terra disperate e il Giovedì per la grande categoria degli idolatri, che non sono solo quelli che adorano idoli anziché il vero Dio ma coloro che idolatrano denaro, potere, senso, scienza razionalista e così via.

Il Sabato era da offrire alla Madonna che le aveva già chiesto di pregare per i peccatori. La sofferenza del Sabato avrebbe dovuto essere come un fascio di spine che lei, Maria Valtorta, avrebbe dovuto stringersi al cuore perché si 'infiorasse' di rose da offrire a Maria SS.

Tu sai, come Io so, cosa voglia dire sentirsi separati da Dio.² Io so, tu non sai, il giubilo che rapì in un turbine di amore i giusti quando Io apparii un lontano venerdì³ e dissi: “L’attesa è finita. Venite a possedere Iddio”.

Perché ogni venerdì i miei angeli possano dire a molti spiriti purganti questa parola, soffri e offri ogni venerdì. I beati sono le gemme nate dal Sangue che ho sparso sino all’estrema stilla il venerdì di Parasceve pasquale. Aprire ad un’anima il Regno e introdurla nella beatitudine è rendermi ciò che è mio. Giustizia dunque e amore per Me...».

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