NoviGL-17 - ilCATECUMENO.it

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17. Il Pane eucaristico è come una Medicina che circola nel nostro 'sangue' spirituale e questo fatto ci mantiene 'sani' ed uniti a Gesù anche dopo la 'piccola morte', cioè quella del corpo. Il cibo eucaristico, assorbito abitualmente, ci preserva dalle malattie spirituali e ci salva pertanto nella grande maggioranza dei casi.
Abbiamo dunque compreso bene quanto sia essenziale conservare la Vita al proprio spirito.
A questo riguardo non si potrà mai celebrare abbastanza l'importanza dell'Eucarestia.
Così come noi non 'vediamo' fisicamente, ad occhio nudo, il 'miracolo' della già descritta fotosintesi clorofilliana o della struttura intima di un atomo - nel quale intorno ad un nucleo composto da particelle invisibili di protoni e neutroni ruotano altrettanto invisibili elettroni come pianeti intorno ad un sole - così noi non riusciamo a 'vedere' - e nemmeno a capire - come, in quella particella di farina consacrata, sia mai possibile che vi sia Gesù che ha assunto quelle specie.
Rassegniamoci a non comprenderlo, in questa vita terrena, dove peraltro non riusciamo a capire nemmeno un'altra miriade di cose che riguardano il Creato e la stessa natura umana.
La consuetudine all'Eucarestia diventa peraltro una sorta di 'salvacondotto' per evitare la nostra morte spirituale.
Se i nostri cari che ci hanno preceduto l'avevano avuta in vita, possiamo allora sperare ragionevolmente di rivederli e riabbracciarli un giorno se - per quanto ci concerne - anche noi avremo avuto la saggezza di mantenere tale abitudine.
Il cibo eucaristico, assorbito abitualmente, è infatti come una sorta di 'immunizzazione' che ci preserva dalle malattie spirituali e ci salva nella grande maggioranza dei casi.1
Il Pane eucaristico è infatti come una Medicina che circola nel nostro 'sangue' spirituale e ci mantiene 'sani' ed uniti a Gesù anche dopo la 'piccola morte', cioè quella del corpo. Il Gesù valtortiano aveva una volta spiegato che ogni singola anima che vive eucaristicamente in Lui è come una 'viva cellula' del Suo Corpo mistico.
Per contro, la 'grande morte', cioè la morte dell'anima, separa l'anima dal Corpo mistico e la espelle nella dannazione come se fosse appunto una cellula caduta in cancrena.


1  M.V.: 'I Quaderni del 1943' - 7.10.43 - C.E.V.

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