NoviGL-37 - ilCATECUMENO.it

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37. I diversi gradi di gloria in Cielo.
L'Occhio di Dio, l'ho già detto, penetra ovunque per giudicare singolarmente gli ignavi, gli indifferenti, i tiepidi, i ribelli, i traditori, gli omicidi dello spirito, i deicidi, ecc...
Sì, anche i tiepidi per i quali Gesù prova un profondo disprezzo, tiepidi che - come Egli dice in Apocalisse - 'vomiterà dalla sua bocca' perché essi 'non sono né caldi né freddi'.
Merita maggior 'rispetto' un peccatore incallito che si assume la responsabilità del proprio far male e della propria condanna, che non colui che - sostanzialmente ipocrita ed opportunista - tiene i piedi in due scarpe, barcamenandosi per godere i vantaggi di una situazione o dell'altra.
Non dobbiamo illuderci: Gesù Giudice farà del bene per il bene che avremo fatto e del male per il male da noi compiuto. Peraltro chi ha ben 'lavorato' spiritualmente nell'ultima ora sarà ammesso in Cielo come colui che ha bene operato per tutta una vita.
Il relativo Giudizio comporterà tuttavia in tale caso dei gradi diversi di Gloria in Cielo, ma nessuno se ne lamenterà perché riterrà giusta la propria sorte e perché in Cielo - per via dell'Amore - non vi sono invidie.
Io mi raffiguro la nostra situazione in Cielo come una mensola con sopra tanti bicchieri pieni di acqua fresca, di diverse dimensioni, dai più piccoli ai più grandi.
La loro 'pienezza', cioè la loro misura di gloria è diversa ma ogni anima - rappresentata da un bicchiere pieno più o meno grande - sarà 'soddisfatta' di essere piena al meglio della sua 'relatività', perché saprebbe di avere il suo personale massimo 'meritato' di gloria, né di più essa ne potrebbe contenere.
Credo inoltre che nessuna anima vorrebbe scavalcare il posto di quella che la precede, non solo perché in Paradiso non vi è ambizione né voglia di prevaricazione ma solo Amore, ma anche perché - illuminata da Dio nell'Amore e nella Giustizia - riterrebbe giusto e del tutto soddisfacente il proprio stato.

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