VoceALTA-052 - ilCATECUMENO.it

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VOCE NARRANTE ♫ SIMONA SERAFINI
1.11.2015
052. La finestra di Overton e il tempo dell’Anticristo.
Dopo alcuni anni di ‘silenzio stampa’ ho deciso di riprendere la mia idea di condividere - con voi pochi - alcuni dei miei ‘Pensieri a voce alta’ senza voler per questo ‘infastidirvi’. Sarà per voi sufficiente un ‘click’ per ‘chiudere’ il file ed io non me ne avrò a male…
Ritengo tuttavia che siano pensieri di interesse comune, utili per inquadrare meglio i tempi che stiamo vivendo oggi specie alla luce di quanto appreso in venti anni di studio dell’Opera enciclopedica della mistica Maria Valtorta.
In effetti le rivelazioni fatte da Gesù alla mistica sul presente e sul futuro dell’Umanità le viviamo nello spirito ma anche negli odierni accadimenti geo-economici e politici del mondo per cui credo che si debba essere preparati anche sotto questi aspetti in cui una realtà spirituale tremenda si traduce poi anche in accadimenti umani.
La ‘libertà’ consentitami dalla fine dall’impegno quasi quadriennale con la Scuola di formazione’:
del Movimento per una nuova Evangelizzazione: www.movimentoneval.altervista.org
mi permette ora di dedicare nel silenzio interiore più tempo ai miei studi e letture preferite - che riguardano religione, economia, geopolitica, finanza internazionale, mondializzazione dell'Economia e Nuovo Ordine Mondiale - e soprattutto ad una ‘rivisitazione’ meditativa dell’Opera di Maria Valtorta o meglio degli insegnamenti del 'suo' Gesù.
In sostanza mi ritiro nel ‘guscio’ per pensare meglio, salvo – come già sopra detto - riprendere dopo cinque anni con questo mio scritto la ‘Rubrica’ dei miei ‘Pensieri a voce alta’, di cui al mio Sito Internet e condividere qualche altro ‘pensiero’ con voi.
Questi miei studi, che una volta erano fine a se stessi e mi aiutavano a capire dove rischiava di andare il ‘mondo’, ora – inquadrati in una logica ‘anticristica’ così come emerge dalle letture valtortiane e dagli avvenimenti attuali assumono una connotazione diversa ben diversa.
Nel mio libro ‘Viaggio nell’Apocalisse verso l’Anticristo prossimo venturo’ (Ed. Segno, 2007) ma disponibile e scaricabile liberamente in versione e-book dal mio sito internet, avevo sin da nove anni fa parlato dei tempi che ora stiamo vivendo, illustrando e commentando fra l’altro le notissime opere ‘profetiche’ di oltre un secolo fa: ‘Il Padrone del mondo’ di Robert Hugh Benson (1871-1914) ed il racconto sull’Anticristo di Sergej Solov’ev  (1853-1900).
Vi sarete certamente qualche volta domandati come sia stato possibile che la società mondiale negli ultimi decenni sia degenerata fino alla realtà odierna.
Gesù - in un suo dettato alla mistica del 20 agosto 1943 - parlando dell’Anticristo futuro, definito un ex-astro del suo ‘esercito’, aveva detto che molti dei già nati di allora ne avrebbero visto la manifestazione ed aveva aggiunto che il loro ‘seme’ cioè la loro ‘discendenza’ – vale a dire quella della manifestazione piena dell’Anticristo - sarebbe stata sette volte peggiore dei loro padri e nonni.
Molti adulti della nostra attuale generazione ‘matura’ non hanno piena consapevolezza di questa caduta della morale e dei costumi, abituati come sono a ‘viverla’ o subirla nella quotidianità al punto di non farci più tanto caso.
Altri la avvertono più o meno consciamente, mentre purtroppo molti giovani – che fin dalla loro nascita sono stati ‘educati’ e sono È per questa ragione che in molti si è persa la consapevolezza del giusto e dell’ingiusto, in altre parole si è persa la ‘retta coscienza’ del peccato per cui oggi l’uomo – lontano da Dio e non più sorretto da un pur relativo ‘stato di grazia’ – è come un ipovedente che prova a muoversi nel traffico caotico senza l’ausilio degli occhiali o addirittura come un cieco che si muove a tentoni, privo del suo ‘cane guida’.
Privo infatti della Guida della Luce del Vangelo l’uomo non sa più riconoscere nemmeno i princìpi della Legge naturale scritti da Dio nella sua anima e – privato dei suoi binari – finisce per deragliare.
L’omosessualità - per non dire anche la pederastia, costume di vita molto in vigore nel mondo pagano di 2000 anni fa - fenomeno contro cui tuonava in una sua epistola San Paolo, negli ultimi decenni è arrivata, ad esempio, non solo ad essere considerata ‘normale’ ma perfino ‘pubblicizzata’ e fatta accettare 'gradualmente’ in TV anche davanti a bambini, oltre che  essere diffusa dalle sue ‘lobbies’ in ‘Vaticano’ – come tutti hanno potuto constatare con il caso di Monsignor ‘Charamsa’ – un teologo e addirittura un ‘ufficiale’ della Congregazione per la Dottrina della Fede - che si è esibito con il suo amichetto in mondovisione dichiarandosi ‘felicemente gay’.
Ora la ‘prassi’ è stata legalizzata e protetta dai Governi di molte nazioni mentre viene definito ‘vergognosamente omofobo’, cioè avverso agli omosessuali, chi non è della stessa opinione al punto che può essere perseguito penalmente.
Non parliamo poi della cosiddetta teoria GENDER che vuole insegnare ai bambini fin dalle prime scuole che non si nasce e non si è in verità a priori ‘maschi’ o ‘femmine’ ma che l’identità sessuale è frutto di una cultura impartita dalla società per cui può essere invece liberamente scelta dal singolo individuo indipendentemente dalle sue caratteristiche… anatomiche di maschio o femmina: un maschio con tutti gli ‘attributi’ può decidere di diventare femmina e viceversa, e in certi paesi può farlo certificare anagraficamente e legalmente dall’ente di competenza pubblico, dichiarando la sua preferenza del momento, perché può decidere una volta di essere maschio e un’altra di sentirsi e voler ridiventare ‘femmina’.
È una autentica aberrazione in nome della ‘libertà’ sessuale dell’individuo, che vuole essere libero di stabilire a suo piacimento cosa decide di essere.
Il fatto più grave è però che - insegnandolo nelle prime scuole - la confusione e gli effetti perversi possono essere così instillati in un bimbo innocente, facilmente ‘plasmabile’ ed influenzabile perché privo ancora della sufficiente capacità critica.
Cosa potrebbe diventare un giorno quel bambino? Quali traumi? Quali dissociazioni della personalità?  Quale famiglia potrà mai crearsi?
Ci troviamo qui di fronte ad una rottura dell’ordine naturale voluto da Dio, che – in Genesi (1, 26-31)– ‘creò gli uomini ‘maschi e femmine’, e vide che ‘tutto quel che aveva fatto era molto buono’
Per di più parrebbe farsi strada persino in molti uomini di chiesa  il pensiero che non vi sia più una definizione esatta del peccato ‘in assoluto’ (quello dei Dieci Comandamenti), ma che esso si possa sfumare in tante gradazioni e ‘distinguo’ che alla fine trasformano l’assoluto in ‘relativo’…, in nome della Misericordia di Dio.
Ad esempio era per me impensabile fino a qualche tempo fa che nel primo Sinodo del 2014 e poi nel secondo dello scorso ottobre 2015 si giungesse addirittura a discutere approfonditamente e seriamente – chi a favore e chi contro – sulla liceità o meno di inclinazioni suddette.
Nel Sinodo si è persino appunto accennato – sia pur senza discuterla e approfondirla,  ma con ampia pubblicità data sui Mass Media che lo hanno poi saputo segnalandolo a tutti e l’hanno fatta diventare ‘famosa’ per il solo fatto che se ne è parlato - alla teoria del GENDER, fatto questo che mi fa pensare al primo passo di quello che viene chiamato la tecnica e lo schema classico della ‘Finestra di Overton’ di cui al testo di seguito trascritto: si comincia cioè a parlare di una certa questione in circoli ristretti, poi sulla stampa, in televisione, in tavole rotonde o conferenze televisive finché la gente – dapprima fortemente contraria – finisce per abituarsi a sentir parlare di quella certa idea, salvo poi finire per accettarla inconsciamente, finché non avverrà che una certa ‘manina’ la presenti in Parlamento sotto forma di una legge che la renderà del tutto ‘legittima’, e guai a chi è contro.
Non è un mistero per gli ‘addetti ai lavori’ che gli obbiettivi della globalizzazione e mondializzazione per arrivare ad un governo unico mondiale debbano passare attraverso una unificazione delle economie e delle culture delle differenti etnie favorendo attraverso le immigrazioni di massa la formazione con il tempo una razza unica.
Io sono dell’opinione che sovente i figli di due etnie diverse sono geneticamente ‘migliori’ dei loro genitori e forse anche più ‘intelligenti’, quasi avessero fuso insieme il meglio di una etnia e dell’altra.
Ma qui il caso è diverso perché – non in forza dell’Amore  ma per calcolo - si vuole forzatamente creare artificialmente una razza  che – sempre attraverso una influenza ‘guidata’– pervenga ad un unico pensiero, ovviamente il pensiero di chi la manipola e la plasma per raggiungere meglio i suoi scopi sostanzialmente di guida e di controllo mondiale.
In questo quadro generale – su di un piano religioso - si inserisce il cosiddetto ecumenismo dove si  sostiene che Dio è lo stesso per tutti per cui alla fin fine se ne può dedurre che una religione valga l’altra, considerato che le ‘religioni’ sarebbero tutte solo un prodotto della mente umana e non frutto di rivelazioni più o meno divine.
Sbaglia anche chi vuole sostenere che le tre religioni monoteiste abbiano in fin dei conti lo stesso Dio, dimenticando che se Gesù per gli islamici e per gli ebrei è un semplice ‘uomo’, è invece Dio – in quanto Verbo incarnato - per i cristiani e dimenticando inoltre che se per le altre due religioni Dio è ‘Uno’, per la nostra è… Uno ma anche Trino nelle tre distinte Persone del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
La differenza – anche rispetto ai diversi ‘ruoli’ di ciascuna delle tre Persone - non potrebbe essere più profonda.
Seguendo la filosofia diffusa dalla ‘Organizzazione delle Nazioni Unite’ che propongono un ‘Dio di una religione unica ecumenica’, e grazie ad un massiccio ‘lavaggio del cervello’ condotto a mezzo Mass Media su scala mondiale, anche il cristiano ‘cattolico romano’ sarà portato progressivamente a pensare, da una generazione all’altra, che in fin dei conti non è proprio detto – ad esempio - che il ‘nostro Dio Trinitario’ sia poi davvero ‘trinitario’, piuttosto che un generico ed impersonale ‘Architetto dell’Universo’.
Cade così il concetto – per noi cristiani - del Figlio di Dio, il Verbo, che nel corso della Storia si incarna in un uomo per avviare il processo di Redenzione dal Peccato originale commesso agli albori dell’Umanità, ma cade così anche l’intera struttura e Dottrina della Religione cristiana.
Se infatti non vi è un Figlio che si incarni, non vi è neanche un ‘Peccato originale’ che – per la gravità - debba essere ‘redento’ addirittura da un ‘Dio’ che si incarna per farsi uomo ed insegnarci la vera Verità per una nostra più facile salvezza.
È proprio da qui che comincia a franare la Dottrina cristiana se si mettono in dubbio, anzi si negano - come fanno i teologi neomodernisti cattolici - la Divinità di Gesù, la sua Resurrezione, la sua Ascensione per il ritorno in Cielo, la sua presenza reale nell’Eucarestia, etc. etc. come stanno facendo i ‘luterani’ di oggi, riferendomi con ciò alle teorie moderniste divulgate dai vari cardinali Kasper, Lehmann, Marx ed altri ancora che hanno di fatto influenzato i due recenti Sinodi.
Non deve meravigliare il mio accenno al luteranesimo tedesco, visto che queste eresie odierne – che risalgono all’Arianesimo di sedici secoli fa poi sconfitto da Sant’Atanasio, ma oggi ripresentate con argomenti più ‘sofisticati’ – vengono principalmente proprio dalla ‘autorevole’ Scuola teologica tedesca.
Siamo indubbiamente di fronte – in tutti i campi dello scibile e della società, per non parlare della ‘coscienza collettiva’ – a quella che pare la conseguenza di una ‘mano mondiale’, diretta da una mente o da un insieme di menti sopraffine, che vuole fare ‘progredire’ il mondo non solo verso un totalitarismo globale, ma verso una religione universale dove il cristianesimo verrà ecumenicamente omologato a tutte le altre dottrine perdendo quindi la ‘pretesa’ di essere l’unica vera Verità che un Dio-Verbo disceso in terra è venuto a rivelarci con maggior completezza.
Al di là di fattori ed interessi geopolitici e geoeconomici connessi al Nuovo Ordine Mondiale che caratterizzano l’instabilità del mondo odierno, dobbiamo renderci conto che siamo di fronte ad un vero attacco diretto contro la Chiesa cattolica apostolica romana in quanto intrinsicamente contraria – per Dottrina - ai nuovi princìpi che si vorrebbero accettati da tutti, Chiesa che – non potendo essere demolita dall’esterno – si vorrebbe fare cadere dall’interno.
Sarà questa la società anticristica al cui culmine si rivelerà l’Anticristo per eccellenza, quello di cui parlano l’Apocalisse e lo stesso Gesù delle rivelazioni a Maria Valtorta?
È sotto l’occhio di tutti che la Chiesa vive oggi una situazione straordinaria fino a pochi anni fa neppure immaginabile: un Papa Benedetto XVI che si dimette,  un Papa Francesco che - quasi più che come ‘Papa’ - si presenta con un ‘Buon giorno’ come ‘Vescovo di Roma’ e - ancora - un Papa Benedetto XVI il cui titolo dopo le sue dimissioni diventa quello di ‘romano pontefice emerito’ o ‘Papa emerito’ mentre il suo trattamento è rimasto quello di Sua Santità.
Un Papa Francesco che trasloca dall’appartamento papale delle stanze del Vaticano per andarsi a stabilire nella attigua residenza di Casa Santa Marta ed un Papa emerito che continua a vivere nell’ambito vaticano nel Monastero Mater Ecclesiae, a due passi dalla suddetta nuova residenza di Papa Francesco.
Quale è il senso profondo di questa duplicità e di questa … contiguità?
Quale è il senso profondo degli scandali che in questi ultimi tempi stanno scuotendo il Vaticano anche con i due cosiddetti Vatileaks 1 e 2 portati all’onor di tutto il mondo?
Sappiamo, per fede, che l’Anticristo – come uomo – verrà sconfitto ed incatenato all’inferno come si dice anche in Apocalisse, ma che avverrà della nostra società, e non dico solo quella ‘cristiana’ ma in genere quella mondiale?
Il Gesù valtortiano dice che l’Anticristo, uomo di chiesa, non troverà sufficienti le sue forze e si alleerà con altre forze del mondo.
Quali saranno queste ‘forze’?
A cosa ci stanno gradatamente abituando, e con quali tecniche?
Per concludere trascrivo al riguardo, come più sopra accennato, una spiegazione tratta dal ‘The Cancer Magazine’ del giugno scorso sulle tecniche di persuasione di massa di cui alla ‘Finestra di Overton’, sopra accennata, con alla fine il link che consente l’accesso ad un filmato molto-molto istruttivo di una ventina di minuti.
The Cancer Magazine
11 giugno ·
LA ‘FINESTRA DI OVERTON’
Quali sono i metodi e le strategie che usano pubblicisti, politici e media per influenzare l'opinione pubblica?
Ce ne sono diversi. Quello che qui presentiamo è solamente un breve articolo su di un argomento che meriterebbe certamente di essere trattato in maniera ben più ampia. Per il momento accontentiamoci di questo primo approccio.
La maggioranza dei nostri contemporanei pensa che i cambiamenti sociali in atto siano la naturale e ineluttabile conseguenza del «Progresso» che, come ripetono alla lettera, non si può fermare. Tuttavia, lo studio delle meccaniche che presiedono alla manipolazione delle masse non è più fantascienza da un pezzo.
Partendo da precedenti esperienze di certi studiosi (pensiamo all'opera di personaggi inquietanti come Edward Bernays...), che erano passati dallo studio delle tecniche persuasive per la vendita all'utilizzo delle stesse tecniche in campo sociale, Overton si è limitato a codificare ciò che era già stato acquisito qualche decennio prima nei laboratori della mente
Insieme ad Ivy Lee (soprannominato Poison Ivy per la spiccata capacità di “avvelenare” l’informazione), Edward Bernays fu un precursore nel comprendere quanta importanza potevano avere i mezzi di comunicazione di massa, le mode, i pettegolezzi, ecc. per manipolare l’opinione pubblica. La biografia ed il lavoro di quest’uomo è di sicuro interesse anche per chi volesse capire come funziona il mondo della pubblicità e della persuasione occulta.
Se dunque la teoria di Overton (vedi foto) è fondata - e a noi pare che lo sia - è chiaro che seguendo le sei fasi indicate dalla sua «finestra» è virtualmente possibile - col tempo necessario, con la complicità dei mass media e della politica - fare accettare alle masse l'introduzione e la successiva legalizzazione di qualsiasi degenerazione e/o di pratiche che al momento l'opinione pubblica ritiene inaccettabili, come la pedofilia, l'incesto, la droga libera, la teoria del "genere" (in inglese “gender”) e qualsiasi altra cosa.
E lo vediamo ogni giorno, chi osa criticare o opporsi a questi cambiamenti viene additato dai media rispettivamente come un pericoloso «pedofobo», un «incestuofobo» un «drogofobo» o un «omofobo» o quant’altro… da evitare come la peste.
Per meglio comprendere, soffermiamoci un attimo su uno degli aspetti molto dibattuti ultimamente, quello della questione del ‘gender’.
Nella cultura mass-mediatica il termine ‘gender’, è ormai egemonico e ha sostituito il termine sesso.
Secondo la ‘teoria del gender’, l'umanità non è divisa tra maschi e femmine, ma l'umanità è fatta di individui che scelgono chi vogliono essere. Il linguaggio recepisce velocemente i cambiamenti e il caso in questione non fa eccezione, tanto che questo nuovo significato di genere è passato all'interno delle nostre culture.
Si introduce così il cambiamento di termini: ‘parentalità’ invece di genitori, perché genitori sono padre e madre, invece parentalità è una parola neutra; parole che cancellano la differenza sessuale e che vorrebbero dire che esistono solo dei nuclei sociali che possono assomigliare alla famiglia, indipendentemente dalla differenza sessuale.
Se osserviamo la realtà vicina a noi, in effetti oggi i ragazzi e le ragazze tendenzialmente sono educati nello stesso identico modo e i genitori si vergognano un po' se dicono alla figlia cose diverse che al figlio, anche se in realtà i ragazzi e le ragazze hanno esigenze diverse, problemi diversi, incontrano ostacoli diversi. Si è imposta la tendenza a negare le differenze.
Un incrocio fra una dottrina pseudo-scientifica e un bisogno politico, che ha finito col tramutare la questione in ideologia.
L'Unione Europea ha stabilito sostanziosi finanziamenti per favorire la diffusione dell'ideologia del ‘gender’ in Europa; il che significa che chiunque in una Università, in un contesto di ricerca, metta il termine gender nel suo programma, diventi idoneo a ricevere dei soldi. Questo ha fatto sì che il termine abbia avuto una rapida diffusione, perché anche persone che si occupavano di cose diverse hanno inserito la parola gender in modo tale da avere finanziamenti. Così il termine è diventato familiare, poi è molto chic perché è un termine inglese, moderno; non si dice più differenze sessuali, ‘gender’ è molto più carino, alla moda. Uno si sente parte di un mondo avanzato, moderno, se lo usa. Lo usano tutti.
Sono nati in Europa una serie di progetti che vorrebbero introdurre l’insegnamento della “teoria del genere” nelle scuole: è successo in Francia ma anche in Italia, dove i governi hanno promosso la diffusione nelle scuole primarie e secondarie dei volumi “Educare alla diversità a scuola” e dove un’associazione ha realizzato in 16 istituti di Roma un corso di formazione (autorizzato dal Comune) a oltre 200 insegnanti di scuole dell’infanzia e asili nido contro gli stereotipi di genere. Il progetto si chiama “La scuola fa la differenza” e sarebbe nato con lo scopo di promuovere l’educazione alle differenze tra donna e uomo e lo sviluppo della libera espressione della personalità, la lotta al sessismo e all’omofobia.
Questi progetti sono stati molto criticati delle associazioni cattoliche e dai conservatori e su alcuni giornali sono usciti articoli che parlano di bambini strumentalizzati, confusi e indottrinati, di lezioni ‘porno’ negli asili e che dicono di difendere un dato naturale – la differenza sessuale – da chi vuole trascurarlo e contestarlo come «obsoleto stereotipo culturale».
Tornando alla teoria di Overton citata in apertura, naturalmente, va sottolineato che questo processo di trasbordo ideologico inavvertito può essere attuato unicamente in una società che crede ciecamente a tutto ciò che le viene detto alla TV, che è già imbevuta di relativismo etico e che è ormai priva di valori non negoziabili, com'è appunto la nostra.
Tutti quanti assumiamo un atteggiamento scettico verso le idee politiche create artificialmente nei diversi uffici dei ‘think tank’ [letteralmente «serbatoio di pensiero» in inglese - vedi nota 1]. Come mai?
Queste tecnologie però sembrano un gioco da bambini rispetto alla metodologia chiamata a rendere accettabile dalla società perfino ciò che in passato era stato assolutamente impensabile e inaccettabile.
Ma quali sono i metodi che usano politici e pubblicisti per influenzare l'opinione pubblica?
Si tratta di un modello d'ingegneria  sociale denominato «THE OVERTON WINDOW» («La finestra di Overton»).
Questo modello è stato elaborato negli anni '90 da Joseph P. Overton (1960-2003), l'ex vice-presidente del centro d'analisi americano Mackinac Center For Public Policy.
La sua teoria è un intervallo di idee che possono essere recepite dalla società in un determinato momento e che possono essere apertamente enunciate dai politici che non vogliono passare per estremisti.
Le idee attraversano le seguenti fasi:
• Impensabili (inaccettabile, vietato);
• Radicali (vietato, ma con delle eccezioni);
• Accettabili;
• Sensate (razionali);
• Diffuse (socialmente accettabili);
• Legalizzate (consacrazione nella politica statale).
La tecnologia di manipolazione della coscienza della società per una graduale accettazione dalla stessa delle idee considerate in precedenza aliene (ad esempio la revoca di un tabù), si basa sull'utilizzo di ‘The Overton Window’.
La sostanza di questa tecnologia consiste nella divisione di un desiderato spostamento delle opinioni in alcuni step, ciascuno dei quali sposta l'accettazione delle idee di una fase, e una norma universalmente accettabile verso il suo margine.
Ciò causa il successivo spostamento della «finestra» cosicché la posizione raggiunta si trova di nuovo al centro, il che dà una possibilità di compiere un ulteriore passo verso la fase successiva.
Si avvicina molto al metodo citato da Noam Chomsky uno dei grandi intellettuali della nostra epoca, per difenderci nel mare della manipolazione mentale: la «strategia della gradualità».
Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, a contagocce, per anni consecutivi.
È in questo modo che condizioni socioeconomiche radicalmente nuove (neoliberismo) furono imposte durante i decenni degli anni ‘80 e ‘90: stato minimo, privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione in massa, salari che non garantivano più redditi dignitosi, tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero state applicate in una sola volta
(VEDI VIDEO IN APPENDICE).
I think tank [vedi nota 1] producono e diffondono le opinioni oltre ‘The Overton Window’ allo scopo di rendere la società più ricettiva a diverse idee. Quando un simile centro vuole introdurre un'idea che la società ritiene inaccettabile usa gradualmente il modello della «finestra».
Prendiamo, ad esempio (uno tra i tanti), il tema dei matrimoni tra persone dello stesso sesso, di cui si parla molto e spieghiamo come si può far cambiare gradualmente l'opinione pubblica.
Per molti anni, nel sistema The Overton Window, l'idea del matrimonio tra le persone dello stesso sesso si trovava all'interno della zona vietata poiché la società non poteva accettare l'idea di matrimonio tra le persone dello stesso sesso, figuriamoci le adozioni!.
I mass media hanno però influenzato in continuazione l'opinione pubblica, sostenendo le minoranze sessuali.
I matrimoni tra persone dello stesso sesso sono diventati prima accettabili, ma con deroghe, poi come accettabili e infine come neutrali. Ora sono recepiti come «accettabili, ma con deroghe».
A breve probabilmente diventeranno pienamente accettabili.
Un'enorme quantità di specialisti per la manipolazione dell'opinione pubblica assicura il funzionamento dell'Overton Window: esperti in tecnologie politiche, scienziati, giornalisti, esperti in relazioni pubbliche, personalità, insegnanti.
É curioso che temi come matrimoni tra le persone dello stesso sesso oppure l'eutanasia oppure la paventata legalizzazione delle droghe non ci sembrano più così strani.
Hanno semplicemente percorso l'intero processo «tecnologico» di trasformazione da «inaccettabili» fino alla «legalizzazione».
Il regista russo Nikita Sergeevič Michalkov nel suo videoblog Besogon.TV propone lo schema di questo processo sull'esempio di un fenomeno finora impensabile nella società: il cannibalismo. Lo spostamento di The Overton Window può attraversare le seguenti fasi:
- Fase 0
É lo stato attuale, il problema è inaccettabile, non si discute sulla stampa e non si ammette tra gli esseri umani;
- Fase 1
Il tema si modifica da «totalmente inaccettabile» a «vietato, ma con deroghe».
Si afferma che non ci deve essere alcun tabù. Il tema comincia a essere dibattuto in piccoli convegni dove stimati scienziati fanno delle dichiarazioni sotto forma di discussioni «scientifiche».
Nello stesso tempo, in sintonia con il dibattito pseudoscientifico, si costituisce l'«Associazione dei cannibali oltranzisti», le cui dichiarazioni a volte sono citate dai mass media. L'argomento cessa di essere un tabù e si introduce nello spazio d'informazione.
Conclusione: il tema intoccabile è inserito nella circolazione, il tabù è desacralizzato, è avvenuta la distruzione dell'univocità del problema, sono create le sue diverse gradazioni.
- Fase 2
Il tema del cannibalismo passa da «oltranzista» ad accettabile.
Come prima sono citati gli scienziati e sono coniati termini eleganti: non esiste più il cannibalismo, che può essere però chiamato, ad esempio, «antropofagia».
Questo termine, come un sinonimo temporaneamente sostitutivo, sarà sostituito con una parola scientifica più bella («antropofilia»). Più tardi, da questo «termine» potranno essere coniati i derivati (ad esempio, «antropofili», ossia «amanti del genere umano»).
Lo scopo è di staccare nella coscienza collettiva la forma della parola dal suo contenuto. Nello stesso tempo, per avvalorare il concetto si crea un precedente storico. Probabilmente è un fatto mitico, reale o semplicemente inventato, ma, principalmente, ciò contribuisce alla legittimazione di un'idea inaccettabile. Lo scopo principale di questa tappa è di rimuovere parzialmente dall'«antropofagia» la sua illegittimità, almeno in un periodo storico.
- Fase 3
The Overton Window si sposta, trasferendo il tema dal campo «inaccettabile» a quello «ponderato-razionale», ciò che giustifica con la «necessità biologica».
Si afferma che il desiderio di mangiare la carne umana può essere dovuto a una predisposizione genetica. Anche in caso di una carestia («insuperabili circostanze»), un essere umano deve avere il diritto di fare la scelta. Non c'è bisogno di nascondere le informazioni in modo che ciascuno possa scegliere tra «antropofilia» e «antropofobia».
- Fase 4
Da sensato a diffuso (socialmente accettabile). Si crea la polemica non solo basata su figure storiche o mitiche, ma anche su quelle reali mediatiche.
L'antropofilia comincia a essere dibattuta in massa nei notiziari, nei talk-show, nel cinema, nella musica pop e negli spot pubblicitari. Uno dei metodi di diffusione è il trucco «Guardati intorno»! Chi lo sapeva che un famoso compositore fosse antropofilo?
- Fase 5
Da socialmente accettabile alla legalizzazione. Il tema si lancia nel top delle notizie d'attualità, si riproduce automaticamente nei mass media, nel mondo dello spettacolo e... acquisisce un'importanza politica.
In questa fase, per giustificare la legalizzazione si utilizza l'«umanizzazione» dei seguaci del cannibalismo. Per modo di dire, sono delle «persone creative», vittime di un'educazione sbagliata e «chi siamo noi per giudicare? ».
- Fase 6
Da «tema diffuso», il cannibalismo passa sul piano delle «legalizzazione, ossia consacrazione nella politica di uno Stato».
Si crea la base legislativa, spuntano gruppi di lobbismo, si pubblicano ricerche sociologiche che sostengono i sostenitori della legalizzazione del cannibalismo.
Spunta un nuovo dogma: «Non si deve vietare l’antropofilia».
Si approva la legge, l'argomento arriva nelle scuole e negli asili nido, e una nuova generazione non sa più che si può pensare diversamente.
Per ora, l'esempio del cineasta Nikita Michalkov è ipotetico. Tuttavia, molte idee contemporanee decenni fa sembravano del tutto impensabili. Sono diventate invece totalmente accettabili sia per legge sia per la società. E se tutto ciò fosse merito di Joseph Overton?
Per concludere, in questo video un decalogo molto utile: 10 regole elaborate da uno dei grandi intellettuali della nostra epoca, per difenderci nel mare della manipolazione mentale.
Avram Noam Chomsky (Filadelfia, 7 dicembre 1928) è un linguista, filosofo e teorico della comunicazione statunitense. Professore emerito di linguistica al Massachusetts Institute of Technology.
Ha elaborato la lista delle 10 strategie della manipolazione attraverso i mass media.
La necessaria premessa è che i più grandi mezzi di comunicazione sono nelle mani dei grandi potentati economico-finanziari, interessati a filtrare solo determinati messaggi.
Suggeriamo di tenerlo bene a mente, soprattutto in periodi difficili come questi.

NOTE
Titolo originale dell'articolo “Da tabù a tema accettato da tutti, il viaggio delle idee secondo Overton”. Notizie - Societá - La Voce della Russia
Scritto reperibile alla pagina web:
http://it.sputniknews.com/…/Overton-come-accettare-unidea-…/ (Non più disponibile)
[1]
Un think tank (letteralmente «serbatoio di pensiero» in inglese) è un organismo, un istituto, una società o un gruppo, tendenzialmente indipendente dalle forze politiche (anche se non mancano think tank governativi), che si occupa di analisi delle politiche pubbliche e quindi nei settori che vanno dalla politica sociale alla strategia politica, dall'economia alla scienza e la tecnologia, dalle politiche industriali o commerciali alle consulenze militari. Il termine venne coniato negli Stati Uniti d'America durante la Seconda Guerra Mondiale quando il Dipartimento della Difesa creò delle unità speciali per l'analisi dell'andamento bellico chiamate in gergo proprio think (pensiero) tank (tanica, serbatoio, ma anche carro armato).
                         
The Cancer Magazine
giovedì 11 giugno 2015
di admin P.M.

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