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110. Dio venne in terra per insegnare la Dottrina dell'Amore
       perchè i 'figli di Dio' imparino sin dalla terra ad amare...
Sono in auto, diretto a Parma per una riunione di lavoro e guardando fisso avanti a me, lo sguardo assorto, penso a tutto questo discorso sull'Amore della dottrina cristiana.
Non è facile, anzi a volte sembra proprio solo una cosa teorica.
Quando però penso a casi come quello di Don Bosco o Madre Teresa di Calcutta,  ecco lì si vede non una cosa 'teorica' ma una vita pratica tutta spesa per delle attività che hanno per scopo l'assistenza, la cura dei bisognosi, dei malati, dei poveri, in definitiva l'amore dimostrato nei fatti.
Quindi l'amore cristiano non dovrebbe essere un fatto di sentimenti, il che me lo fa sembrare irraggiungibile, ma di azioni concrete.
Alla fin fine dà più «amore» - anche se forse non se ne rende esattamente conto - uno che assiste dei «vecchietti» in una casa di riposo, o aiuta dei malati che cento persone che si limitano a pregare in Chiesa.
Ma cos'è allora che ci impedisce di aiutare il vecchietto, il malato, di consolare chi è depresso, etc, etc...?
È l'Egoismo! L'Egoismo ci impedisce di 'amare', cioè di 'donare' agli altri. E allora, per amare, bisognerebbe combattere l'egoismo, tanto per cominciare.
Una volta avevo letto un parere di un qualche psicologo o psicanalista che diceva grosso modo che l'egoismo è una pulsione istintuale legata allo spirito di sopravvivenza.
Il senso generale - forse al di là delle intenzioni dell'autore - era che esso, oltre che del tutto 'naturale', era anzi persino 'positivo' dal punto di vista di un individuo che vuol sopravvivere in una società fatta di 'lupi' in competizione e dove la 'selezione' diventa un elemento qualificante per il miglioramento della 'specie'.
Se dunque vinco l'egoismo - mi dico - gli altri mi fanno a pezzi, divento un debole, soccombo.
E comunque devo vincere prima me stesso, le mie pulsioni, la mia aggressività, la mia invadenza, dovrei distaccarmi dai miei interessi, cioè trascurarli, dovrei dare la precedenza a Dio, in sostanza perdere umanità, uccidere me stesso, lentamente, giorno per giorno.
No, la prospettiva di amare mi spaventa, lasciamolo fare a quelli che hanno la 'vocazione', come Madre Teresa di Calcutta.
Tutt' al più si può collaborare,... a distanza però.
Luce:
Dio venne in terra per insegnare la Dottrina dell’Amore.
Perchè dell'Amore? Perchè Dio è Amore? Anche. Ma soprattutto perchè in un mondo depravato, sconvolto dall'Odio, la dottrina dell‘Amore bisognava insegnare.
L'amore non era, non è, una cosa astratta. L'amore è la dottrina pratica di comportamento che disciplina i rapporti fra i fratelli, figli di Dio, e fra i figli e Dio, loro Padre.
Insegnare la dottrina dell'amore nel mondo che si odiava era Carità, e Dio è Carità.
E senza amore non si può neanche pretendere di andare in Cielo.
Questo voleva il Satana: che i figli non tornassero al Padre, orfani, che il Padre rimanesse 'orfano' dei figli.
E quale modo migliore che trascinarli - attraverso la superbia e l'orgoglio connessi al peccato primo - alla perdita della Grazia, cioè dell'amicizia con il Padre, e quindi a tutte le conseguenze che avrebbero condotto all'odio?
Ma poichè Dio, come ti dissero, scrive dritto anche sulle righe storte e sa volgere il Male in Bene, ecco la Dottrina dell'Amore - santificata dal Sacrificio sulla Croce, chè la 'croce', ricordalo sempre, santa e santificante è - che offre l'opportunità a quelli che vogliono sentirsi, che si sentono, 'figli di Dio' di tornare al Padre benedetto lasciando a quello maledetto i figli suoi.
Ognuno è arbitro di se stesso. Lo fu il primo essere angelico, poi diventato dèmone, lo sono gli uomini che con il loro libero arbitrio decidono la propria sorte, liberamente.
Ma a chi vuole, a chi vuole, Io non nego gli aiuti.
Non li nego all'uomo in genere che basta segua la legge naturale scritta nel suo cuore ed al quale, a tempo debito, il Paradiso non verrà negato.
Non li nego ai cristiani che, per i meriti della Croce, cioè della Passione di un Dio che ha consentito anche ai non cristiani la possibilità del ritorno al Cielo, possono tornarvi subito dopo la loro morte: se santi, dopo l'espiazione d'amore in Purgatorio: se non ancora.
Dio venne dunque in terra per insegnare la Dottrina dell'Amore perchè i figli di Dio imparino sin dalla terra ad amare...
Perchè è meglio penare sulla terra per imparare ad amare che penare in Purgatorio per non avere amato, perchè le pene in terra sempre inferiori a quelle del Purgatorio sono.

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