RiPAR-086 - ilCATECUMENO.it

Vai ai contenuti
      
(M.Valtorta: 'Il Poema dell'Uomo-Dio', Vol. I, Cap. 39, pagg. 158/159)
- Centro Editoriale Valtortiano -
86. Il Signore ti insegna a pregare: «Padre perdona loro, Padre
     perdona me».
Maria SS. parla alla Mistica insegnandole che Dio perdona a chi riconosce le sue colpe, se ne pente e le ammette sinceramente e con umiltà.
Dio perdona, ma non soltanto: compensa pure. Perchè Dio compensa chi a Lui si affida.
Bisogna quindi diventare 'amici' di Dio, perchè quando si è amici di Dio, anche se vi è il dolore - chè l'amicizia non lo annulla, perchè il dolore fu persino la sorte accettata da un Dio incarnato - questo rimane frammisto ad una sorta di pace, di serenità, che lo rende quanto meno sopportabile, per cui, per quanto possa parere strano, non più dolore è, come non è realmente peso portare un peso quando se ne abbia la forza.
Maria - riprendo qui il filo della lettura lasciando quello dei miei pensieri - invita a pregare il Padre con le parole del Figlio suo che, dalla Croce, al Padre disse: 'Padre, perdona loro'...
Chiamate il Padre - dice Maria - ammettete la vostra debolezza, la vostra condizione di peccatori, e chiedete che non vi abbandoni, rimettete nelle sue mani il vostro spirito, come disse Gesù sulla Croce, e vedrete che il Padre soccorrerà...
Luce:
Il Signore ti insegna a pregare:
'Padre perdona loro. Padre perdona me.'
Quando non riesci a perdonare il prossimo tuo affida il perdono al Padre e chiedi:'Padre, perdona loro perchè non sanno quello che fanno...'
Ma quando non sai pentirti a dovere, chiedi al Padre:'Padre, perdona me, perchè neanch'io so quello che faccio... Debole sono, o Padre, debole nella mia umanità... Non sono neanche capace di pentirmi completamente, nella mia umanità... Ma perdonami, perchè vorrei ma non posso... Se veramente 'volessi', potrei... ma in realtà non ne ho la forza... E allora, Padre, perdona la mia debolezza... Perdona la mia debolezza ed insegnami ad amare, perchè sono certo che amando, amando innanzitutto te, saprò amare anche il prossimo, saprò quindi perdonare il prossimo, perdonando imparerò ad amare, amando imparerò a perdonare, perdonando meriterò il tuo Perdono che è ancora Amore'.
Ecco, prega così, prega così, e vedrai che il Padre, commosso, commosso dalla tua debolezza, commosso dalla tua nullità, ti prenderà come pulcino nel cavo della mano, ti riscalderà il cuore con l'occhio del suo Amore, ti stringerà al suo Cuore, perchè nonostante tutto, nonostante te stesso, tu, sei figlio, 'figlio di Dio'.

Me ne sto a riflettere e mi domando: ma quale è il 'senso' di questa preghiera?
Luce:
Dio ha insegnato ad amare il prossimo più di se stessi. Quindi il primo dovere, o meglio il dovere immediatamente successivo a quello di amare Dio, è quello di amare il prossimo, perchè l'amore per il prossimo viene prima di quello per se stessi.
Non è possibile dunque chiedere al Signore perdono per se stessi se prima non si è pronti a perdonare il prossimo.
Ma siccome la nostra umanità ci rende difficile l'amore di prossimo, dobbiamo quanto meno avere il 'coraggio', questo è proprio il minimo, di chiedere al Signore che perdoni Lui per noi.
Fatto questo, ogni giorno, fatto questo, potremo chiedere al Signore perdono (per noi), ogni giorno.
Perchè questa è la vera preghiera da fare al Padre.
Perdono, perdono, perdono, perdono per quello che gli altri fanno a noi, perdono per quello che noi facciamo agli altri, e tutti insieme perdono a Dio per le delusioni, per i dolori che provochiamo al Padre buono.
Perdono, perdono, perdono, perchè il perdono, dato innanzitutto e poi chiesto, è umiltà, e l'umiltà è Amore.
Per questo Dio predilesse l'Umilissima: perchè Ella, nella sua Umiltà, era tutto Amore, come la Superbia è Odio.
'Padre, perdona loro', Io dissi. Ma non lo dissi nella mia 'divinità' ma nella mia umanità, mentre ero sulla Croce. Mentre sentivo l'atroce stridore dei chiodi nelle mie carni e nelle mie ossa frantumate, mentre appeso come agnello al gancio del beccaio stillavo sangue, mentre il mio corpo appeso era gravato dal peso dei vostri peccati, mentre per questi soffrivo orribilmente, tremendamente, dissi - per insegnarvi il valore del Perdono - dissi: 'Padre perdona loro perchè non sanno quello che fanno'.                     
Ecco perchè la prima virtù è il Perdono: perchè esso è Amore.
E se non sai ancora amare, impara a perdonare.
E se non ne sei capace, chiedi aiuto al Padre chiedendo, a Lui, che Egli perdoni per te.
Egli perdonerà per il tuo prossimo e, per buona misura, perdonerà anche te.

Torna ai contenuti