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(M.Valtorta: 'Il Poema dell'Uomo-Dio', Vol. II, Cap. 17, pag. 88)
- Centro Editoriale Valtortiano -
81.  Gesù, il «Figlio dell'Uomo»...
A proposito di figli di Dio e figli dell'uomo, anzi a proposito di Gesù, ritorno a pensare alla duplice natura di Gesù, di uomo e di Dio.
Nelle mie varie letture - anche di tipo 'critico' nei confronti della religione cristiana e dove magari si tendeva a presentare la figura di Gesù solo come quella di un grande profeta e taumaturgo - veniva sostenuta la 'non divinità' di Cristo, e cioè la sua 'umanità', proprio basandosi sul testo letterale dello stesso Vangelo dal quale si evince come sia lo stesso Gesù che - se non ricordo male - chiama se stesso 'figlio dell'uomo'.
A questo riguardo rifletto su un concetto che, nell'opera della Valtorta ed in una delle solite visioni, la mistica sente esprimere da Gesù ai propri apostoli:
"In verità vi dico che non per Me perfetto sono, se voi credete essere Io un profeta. Niun uomo è perfetto. Ma perfetto Io sono perchè Quel che vi parla è il Verbo del Padre. Parte di Dio, il suo Pensiero che si fa Parola.. Io ho la Perfezione in Me. E tale credere mi dovete, se credete essere Io il Verbo del Padre. Eppure lo vedete, amici. Io voglio essere chiamato il Figlio dell'uomo perchè annichilo Me stesso addossandomi dell'uomo tutte le miserie, per portarle, mio primo patibolo, e annullarle dopo averle portate, ma non avute..."
Luce:
Gesù voleva farsi chiamare 'Figlio dell'Uomo' non perchè 'uomo' fosse, ma perchè nell'uomo - come Dio - si era 'annichilito'. Annichilito perchè, 'Dio' ( perfetto in tutto, anche nell'essere 'infinito', perchè il 'finito' è imperfezione in quanto 'limitazione' ), dovette subire anche l'umiliazione di tutte le 'miserie' dell'umanità.
Egli dovette subirle nel senso che dovette 'portarle' come un fardello sulle spalle, Egli carico della sua umanità. Ma le miserie non furono in realtà 'dentro' il Cristo, perchè Egli era Dio e quindi non poteva essere 'miseria'.
Dunque il Cristo subì il peso e la 'miseria' delle miserie senza essere un 'miserabile', come voi purtroppo siete per colpa del Peccato Primo.
Ma è proprio attraverso questo peso - durato per tutta la vita del Cristo - che Egli ha iniziato la sofferenza, e quindi la Redenzione, della quale la Croce - con la sofferenza fisica, morale e soprattutto spirituale, derivante dall'essersi il Cristo accollato oltre al peso dell'umanità anche il peso spirituale dei peccati dell'uomo - fu il finale coronamento per il riscatto dell'uomo.

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