RiPAR-068 - ilCATECUMENO.it

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68. Se l'uomo non si riproducesse disordinatamente non ci sarebbe la fame nel mondo...
Luce:
Se l'uomo non si riproducesse disordinatamente non ci sarebbe la fame nel mondo.
La fame può essere frutto di tanti motivi ma non vi è dubbio che essa, in buona parte, dipenda dalla sovrappolazione rispetto al territorio che l'uomo occupa in un determinato frangente e situazione storica.
La fame è una delle più grandi fonti di sofferenza, fisica e morale. Sofferenza per i bambini, perchè con la fame viene la debolezza e vengono le malattie, e anche la morte, e quindi i dolori, dei bimbi come dei loro genitori e parenti.
Sofferenza per gli adulti, che per fame cercano anche di appropriarsi di quanto non è loro, prevaricando i beni degli altri, uccidendo e contraddicendo così i miei comandi d' amore.
Per gli anziani che, già deboli di età, si indeboliscono ancor più finendo per morire per le conseguenze degli stenti.
Dunque la fame è una rovina del mondo e va combattuta.
Ma la sessualità, non l'Amore, contribuisce fortemente allo sviluppo della fame, non tanto nelle nazioni che voi chiamate progredite (che progredite non sono se non sul piano della carnalità) quanto nelle nazioni 'depresse'.
In esse, prive dell'illuminazione cristiana e per istinti più bassi - non tanto nel senso morale quanto in quello cosiddetto animale - prevale la carnalità e la ricerca di piaceri forti, grassi, dove la soddisfazione della carne diventa - oltre che un assecondamento di istinti non educati - un mezzo per diffondere la fame e quindi, come già detto sopra, la sofferenza.
Se l'uomo, fin dall'uomo primo, non si fosse dato - per istigazione satanica - alla sessualità ma si fosse invece abbandonato all'Amore, se l'uomo avesse voluto ed avuto una 'riproduzione santa', seguendo le leggi naturali da me ispirate, come per i fiori e gli animali (che 'civili', essi sì, sono), ecco che l'uomo - fin dalle sue origini - avrebbe potuto vivere meglio nel suo specifico territorio senza bisogno di andarne a cercare altri, spesso dando morte per la loro conquista, evitando sofferenze immani.
Perchè in questo taluni falsi profeti  hanno ragione: che l'uomo è spinto dalle leggi dell'economia ( parlo, Io, dell'uomo corrotto dal 'Peccato') che sono leggi della necessità e quindi sopratutto della 'fame' e di quanto ad essa è anche indirettamente collegato in termini di necessità generali.
Ma se l'uomo, come era l'uomo primo all'inizio, avesse continuato ad essere spinto dalla Legge dell'Amore anzichè dell'Egoismo e del Sesso, non Fame ed Odio sarebbero stati, ma moltiplicazione santa ...di figli di Dio.

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