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67. La «castità» nel matrimonio.
Ieri pomeriggio stavamo discorrendo, nella classica discussione di 'salotto', con alcuni amici e amiche, tutti sposati, alcuni più giovani e altri un poco meno.
Si era parlato di tante cose e, ad un certo punto, la conversazione è caduta sul 'matrimonio' o meglio sulla sessualità nel matrimonio, con qualche frizzante battuta - fatta da alcune signore - su certi mariti, più o meno 'focosi' (gli interessati erano però assenti), ed è scivolata infine su come dovrebbe essere vissuta la 'sessualità' nell'ambito della vita matrimoniale.
Le due 'coppie' giovani, con mia meraviglia e mostrando anche il coraggio di andare controcorrente e farsi un poco prendere in giro, hanno espresso sull'atto sessuale matrimoniale una visione in un certo senso 'spirituale', parlando così  di una forma di sessualità vissuta in un certo senso 'castamente'.
Le persone più 'mature' (incluso me stesso) tacevano un tantino imbarazzate mentre alcune signore guardavano quelle più 'giovani' con aria educatamente scettica ed un sorriso un po' smaliziato come per dire. 'vedrete, vedrete..'.
La loro opinione, come del resto anche la mia, era che 'spiritualità' ed atto sessuale matrimoniale non fossero tanto conciliabili, perchè l'atto sessuale si rifà essenzialmente al godimento.
Chi lo può negare? Come fa allora la 'morale' cristiana a parlare di castità nell'atto sessuale matrimoniale?
Devo dire che quello della visione morale della dottrina cattolica - per quanto riguarda la sessualità - è una delle  cose che non ero mai riuscito a capire e che mi hanno tenuto lontano - come altre cose, del resto - da questa religione che mi è sempre sembrata, da questo punto di vista, del tutto 'integralista', anzi 'disumana'.
Tra l'altro - mi sono sempre detto - il Vangelo non parla di queste cose.
Da dove l'avranno mai tirata fuori, i preti, questa storia della castità, della non contraccezione, ecc. ecc.?
E perchè i sacerdoti non dovrebbero potersi sposare?
Sacerdoti e monache potrebbero aiutare molto di più, nella vita, se capissero di cosa è fatta.
Per i sacerdoti - mi dico - posso però anche capire. Può essere un fatto di 'dignità' sacerdotale rispetto alla 'regalità' della loro funzione.
Oppure un voler 'sacrificare' - da parte del sacerdote - uno degli impulsi, per dirla con Freud, di carattere più primordiale.
Gesù Cristo, però, aveva scelto gli apostoli anche fra persone 'sposate', anche se - mi dico - li ha poi trasformati in ... martiri.
Insomma, passi la castità per i sacerdoti. Ma quelli che sacerdoti non sono? Che c' entrano? Come fanno a essere casti nell'atto sessuale?
Mi sembra che debba essere come bere e respirare contemporaneamente.
Freud avrà certo esagerato con il vedere 'libido' dappertutto, ma come si può scindere l'amore nel matrimonio dalla 'libido' ? Come si fa a parlare di castità?
Luce:
Freud tutto volle giustificare con la teoria della 'Libido'. Ma Io non 'giustifico' Freud.
L'amore, la libido. Già ti dissi che Dio avrebbe voluto per l'uomo una moltiplicazione 'santa'. Cosa è una 'moltiplicazione' santa?
È la moltiplicazione intesa come riproduzione, non riproduzione della 'specie' (in quanto 'animale') ma riproduzione dell'uomo: figlio di Dio.
Cosa dicono i miei 'comandi'? Non commettere atti impuri! Perchè? Perchè contrari al concetto di amore quale doveva essere!
Quale doveva essere il concetto di amore?
Quello di tutte le altre specie che si riproducono non per 'godere' ma per continuare la loro specie, per affermare il loro diritto - concesso loro da Dio - alla sopravvivenza nella continuità della posterità.
Il 'godimento', nelle specie animali dotate di un certo livello di sensibilità, è funzionale al fine: la riproduzione.
Nell'uomo avviene il contrario: il godimento è fine a se stesso e non di rado la riproduzione è un 'incidente'.
Nell'animale, cessato lo stimolo del momento - stimolo che Io stesso ho messo in esso perchè potesse perpetuare la sua specie - cessa la motivazione. E l'animale più non copula, fino a che non sia venuto nuovamente il tempo giusto: quello che Io ho fissato nelle mie leggi che sono di equilibrio e ordine.
L'uomo copula sempre, ad ogni occasione.
Cosa fanno i fiori? Cosa fanno le piante? Esse hanno un livello di sensibilità inferiore al mondo animale. Esse non copulano neanche.
Pronubi i venti, pronubi gli altri insetti, i fiori si riproducono attraverso i frutti e danno nuovamente origine alla pianta. La pianta riproduce se stessa attraverso il fiore. E anche la pianta mantiene viva la propria specie non perché essa lo 'vuole' ma perchè Io le ho imposto questa legge, legge santa che è ordine e che prevede uno sviluppo ordinato secondo le stagioni e le altre leggi della natura.
Tu vedi che dappertutto c' è l'ordine, tranne che nell'uomo. Nell'uomo: non stagione, nell'uomo: non mantenimento della 'specie' ma 'sesso'!
Ecco la differenza
E il sesso, oltre che adulterazione del concetto di amore, il sesso - posto all'estremità dell'amore come lo è il male al bene, per capirci - finisce per condizionare la vita dell'uomo innescando conseguenze e bisogni sfrenati.
Il sesso muove il mondo? Certo, purtroppo è così, ma non perchè così Io volli ma perchè l'Altro così volle per voi, per i suoi figli: con il sesso il denaro, con il denaro il potere, con il potere la violenza, con la violenza la sopraffazione, con la sopraffazione l'odio, anzi l'Odio 'maiuscolo', cioè l'Altro.
Vedi dove può portare il sesso se non controllato ?
Ed allora Io, cosciente dell'adulterazione prodotta dal Peccato Originale che ha sottomesso lo spirito all''io', vi propongo di 'governare' il sesso, che non è un 'istinto' (istinto è negli animali) ma una cosciente tendenza che in voi tende a sublimarsi nel perverso, non nell'Amore.
Io vi propongo di governare la sessualità  così come propongo a voi di governare le altre pulsioni dell'io decaduto, quali l'egoismo, per fare di questo 'autogoverno' occasione di 'santità'.
Già ti dissi che il cristiano perfetto deve martirizzare il proprio 'io', ponendolo sotto il controllo del proprio spirito.
Il vostro 'io' attuale, il vostro spirito attuale, non sono perfetti come quelli generati in origine: 'creati' in origine, intendo dire e precisare per non creare malintesi.
Per quanti sforzi voi facciate il vostro spirito avrà sempre un dominio imperfetto sul vostro 'io': ma tanto mi basta, perchè mi basta la vostra buona volontà alla quale Io aggiungo il 'Resto': i meriti della mia Passione e Redenzione.
Dunque, come deve l'uomo comportarsi nel matrimonio?
Comprimendo le proprie 'pulsioni' ? No. Deve almeno, con un poco di buona volontà, governarle.
Si dice, ma non è vero, che non dovete comportarvi 'come'  bestie. Non è 'vero' perchè le bestie non si comportano da 'uomo'. Esse si riproducono, e basta, solo nel momento fissato dalla mia legge d'ordine.
L'uomo deve innanzitutto 'sublimare' - termine in questo caso imperfetto ma che almeno a voi rende l'idea - la propria pulsione in amore verso il compagno o la compagna.
Come si ' sublima' la pulsione ? Non perseguendo, volendo perseguire, il godimento fine a se stesso, ma abbandonandosi dolcemente alla corrente dell'amore, pur imperfetto, per perfezionare l'unione con il compagno, sentirsi uni con la carne per sentirsi uni anche nello spirito imperfetto.
È l'unità degli spiriti che salva l'atto sessuale dell'uomo, atto che grazie a questa unità non è più un atto 'sessuale' ma un atto d' amore.
E con l'unità degli spiriti ci deve essere l'abbandono, e dove c'è l'abbandono non vi è più calcolo.
I figli, la discendenza, diventano così il 'frutto' di un atto d' abbandono, un atto d' amore che li santifica così come santifica il matrimonio.
È difficile, dici ? Certo che è difficile, come è difficile sempre vincere il proprio 'io'.
Io vi chiedo d'essere perfetti pur sapendo che la vostra condizione decaduta non ve lo consente ma sapendo anche che è il vostro sforzo: il martirio dell'io con le sue pulsioni, che vi santifica agli occhi miei più, molto più che, senza merito, doveste riprodurvi come un fiore.
E quindi i vostri tentativi di santificare l'amore nel matrimonio  - chè quelli fuori neanche li considero ma solo aspetto pazientemente che voi vi ravvediate - i vostri 'tentativi' per santificare l'amore nel matrimonio, con il dolce abbandono, sono quelli che mi bastano.
È necessario qualche volta contenersi ? Contenetevi, come cercate, dico 'cercate', di contenere l'egoismo. Non ci riuscite? Pazienza, riprovate la prossima volta. Non siete perfetti. Io lo so e so attendere. Intanto mi accontento della vostra buona volontà!
Non ci riuscite ? Chiedete allora aiuto a Dio!  Vi scandalizza l'idea? E perchè mai? Forse Io non devo assistere impotente, nella mia Potenza, a tutti gli orrori commessi dall'uomo, 'assistere' devo, perchè Io sono Dio di Libertà ?
Se permetto il resto (dico: 'permetto',  non: 'voglio'), se permetto il resto (perchè poi è su quello che fate liberamente che Io formulo il mio giudizio finale), perchè non dovrei permettere che voi preghiate Me, chiedendo il mio aiuto proprio quando fate, in questo caso sì, l'atto 'sessuale'?
Voi chiedete aiuto al Padre ! Aiuto a santificare l'atto con l'abbandono perchè l'atto carnale si sublimi il più possibile nella fusione degli spiriti, non solo delle carni.
Chiedete aiuto, chiedete aiuto, anche se le vostre pulsioni rendono tutto difficile.
Chiedete aiuto ed Io nella mia Misericordia non ve lo negherò perchè rispondo sempre - a modo mio - alle vostre preghiere, perchè Padre buono sono, e comprensivo, con chi si rivolge a Me dimostrando se non altro buona volontà.
Vedi quante cose si riconducono alla buona volontà ?
Vedi perchè ho fatto dire ai miei Angeli : 'Pace agli uomini di Buona Volontà'? Perchè di quella mi accontento. Perchè il Resto, Resto come Redenzione, lo metto, l'ho messo Io.

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