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51. La Trinità
Oggi 25 maggio, è la festa della 'SS. Trinità'.
Dal punto di vista religioso, mi è stato spiegato, è una festa 'importante'.
'La Trinità', mi dico. Padre, Figlio e Spirito Santo.
Ove si pensi che in realtà queste tre 'Persone' sono puro spirito, di più: tre spiriti in uno, la mente vacilla.
Il 'Padre' in qualche modo riesco a 'raffigurarmelo'. Per lo meno me lo immagino come un 'vecchio', solenne ed austero,con chioma folta e barba bianca, sopracciglia folte e aggrondate, fronte spaziosa,  sguardo lucido e penetrante, imponente nella sua maestà.
Già! mi dico, questa immagine deve essere il retaggio del Liceo classico, la memoria di qualche dipinto che devo aver visto su quei libri di Storia dell'Arte...
Il 'Figlio', beh!, qui è più facile. I dipinti si sprecano, e poi ci sono un sacco di 'film' di vita evangelica. Gesù è quello della iconografia classica.
Non me lo immagino 'crocifisso', anzi questa è una immagine che mi da fastidio, quanto invece come un uomo alto, snello, con una barba non lunga, un accenno di baffetti, i capelli lunghi di un biondo ramato, piuttosto 'bello', con uno sguardo a volte dolce, a volte magnetico e imperioso, a volte sognante e ispirato, in una tunica color avorio a maniche larghe, lunga fino ai piedi.
Mi dico però che questa deve essere, forse, più o meno, la descrizione che ne ha fatto la Valtorta in qualche parte della sua opera. Qui vale però il discorso che ci sono altri mistici, ad esempio, che se lo sono visto con i capelli neri, e perchè non un Gesù 'nero', visto che poi il 'subconscio' può rielaborare le idee delle visioni, 'vestendole' delle proprie 'convinzioni' inconsce?
Un 'nero' che avesse una visione - mi dico - se lo vedrà 'nero'. Tanto a Gesù non credo che importi essere visto nero o bianco, biondo o bruno, Lui – penso io - dà all'uomo che 'riceve' la visione l'idea di sè in senso astratto, ed è poi il cervello dell'uomo che rielabora questa idea traducendola in una immagine che è 'famigliare' al suo modo, anche inconscio' di pensare.
Non avviene forse qualcosa di simile quando il cervello umano - mi pare di averlo già detto - rielabora le frequenze 'elettromagnetiche' della luce trasformandole in colori diversi a seconda del tipo di frequenza?
Da qualche parte - la cosa mi aveva colpito - avevo letto che la frequenza vibratoria dei 'colori' varierebbe dai 770 trilioni (trilioni!) di vibrazioni per minuto secondo del viola, ai 580 trilioni  del verde, per arrivare ai 450 trilioni del rosso.
E gli infrarossi? E gli ultravioletti? Bene, queste vibrazioni o frequenze dello spettro cromatico ( i cui colori base sono sette: viola, indico, turchino, verde, giallo, arancione e rosso) colpiscono la nostra pupilla e attraverso il nervo ottico raggiungono il cervello che le trasforma nei ben noti colori percepiti dalla nostra sensibilità.
Prendo dalla libreria l'Encicolopedia della Scienza e della Tecnica (Mondadori) e controllo cosa dice alla voce 'colore':
«Vedi anche Luce, Visione nonchè la voce Occhio... il colore non è che la rappresentazione psichica di una caratteristica fisica delle radiazioni capaci di stimolare l'occhio umano... il problema della soggettività del colore, l'interrogativo se esso sia qualcosa di materiale distribuito sulla superficie dei corpi, l'incapacità di spiegare, di conseguenza, la colorazione dell'arcobaleno (riuscendo difficilissima da accettare l'ipotesi che un colore di natura materiale sia distribuito sulla superficie delle minutissime gocce dalle quali sorge l'arcobaleno) affiorano costantemente negli scritti di tutte le epoche su questo argomento... la sintesi di tanto lavoro si può rappresentare così: le onde elettromagnetiche emesse o diffuse da un corpo materiale
(e per loro natura evidentemente prive di luminosità e di colore) penetrano nell'occhio dell'osservatore e vengono assorbite dalla retina, provocandovi reazioni chimiche accompagnate da fenomeni elettrici, come è dimostrato dalle registrazioni elettroretinografiche. Hanno così origine gli impulsi nervosi che si propagano lungo i nervi ottici fino a raggiungere la zona della corteccia cerebrale destinata alle sensazioni visive... Questi impulsi vengono elaborati e presentati dalla psiche mediante fantasmi dotati di una data brillanza e di dati colori, oltre che di una forma e di una posizione nello spazio. Con queste caratteristiche la psiche intende rappresentare nel loro complesso le innumerevoli informazioni che le pervengono per la via dei nervi ottici, integrandole, quando è necessario, mediante l'intervento dell'esperienza conservata nella memoria, della fantasia, del raziocinio e di informazioni pervenute anche da altre vie nervose...»
Basta così, mi dico.
Questi dell’Enciclopedia, che sono 'scientifici', mi parlano di 'fantasmi' e mi danno delle spiegazioni che saranno, anzi sono, scientifiche, ma sono tanto complicate che mi è più facile, piuttosto, darmi una spiegazione delle 'visioni' dei mistici che certamente dovranno avvenire in una maniera meno complicata.
Cos'è che aveva detto la 'Luce' ? Che era per questo che all'uomo era stata data la 'sensibilità', cioè perchè la natura gli apparisse 'bella' anche quando era in insieme di onde elettromagnetiche?
Lasciamo comunque questa divagazione e torniamo allo Spirito Santo.  
Ma come si fa a immaginarselo come una 'colomba' ? Perchè come una colomba?
Mi pare di ricordare che ne parlasse il Vangelo.
Tiro fuori dal cassetto un libriccino con i quattro vangeli, dò un'occhiata, Vangelo di Giovanni (1.32):
«Giovanni rese testimonianza dicendo: 'Ho visto lo Spirito scendere come una colomba dal cielo e posarsi su di lui. Io non lo conoscevo, ma chi mi ha inviato a battezzare con acqua, mi aveva detto: L' uomo sul quale vedrai scendere e rimanere lo Spirito è colui che battezza in Spirito Santo. E io ho visto e ho reso testimonianza che questi è il Figlio di Dio'...»
  
Ecco da dove nasce allora, mi dico, la faccenda della "colomba".
Se Dio, che è puro spirito, voleva manifestarsi ai sensi ed alla immaginazione di un uomo, posso ragionevolmente pensare che potesse manifestarsi 'in visione' come una colomba sul capo di Gesù.
Non era poi necessario che la colomba ci fosse "effettivamente". Quella poteva essere anche una illusione ottica, una visione appunto.
L' importante era che attraverso quella visione Giovanni Battista, perchè è di lui che parla qui Giovanni l'evangelista, potesse "individuare" Gesù  da un segno soprannaturale e indicarlo - come fece il giorno dopo - a quelli che sarebbero poi stati i primi due discepoli di Gesù: Andrea, fratello di Pietro, e Giovanni, lo stesso evangelista che scrive questo vangelo.
Però, immaginarmi lo Spirito Santo come una colomba per me è troppo.
Non ci riesco, non riesco a "personalizzare" il rapporto. E comunque non riesco neanche a concepire come possano essere tre distinte persone in una.
Luce:
La Trinità. Quale mistero ineffabile. Ineffabile perchè 'non si può dire', ineffabile perchè è un Segreto di Grazia: Tre Persone in Una, un Dio solo in Tre Persone.
Non è un gioco di parole, ma una Verità.
Invano voi uomini vi affannate a scoprire il significato dell'arcano segreto.  Mente umana non può concepire.
Non riuscite a comprendere l'immensità dell'universo. Intuite, ma non riuscite a comprendere appieno, l'intima struttura della materia  e pretendereste di capire l'immensità e l'intima struttura di Dio?
Per questo, attraverso i miei profeti, attraverso mio Figlio mandato in mezzo a voi, ho voluto spiegarvi che Io sono 'Padre', che mio Figlio è 'Figlio', e che lo Spirito Santo è 'Amore' che ci unisce.
Questo, ed è già tanto, è sufficiente a farvi capire l'essenziale della vostra e della mia natura: voi siete 'figli', Io vi sono Padre.
Ecco perchè dovete riposare fiduciosi nel mio seno. Non è solo il seno di un Dio, di Dio, è sopratutto il seno di vostro Padre, quello celeste, quello vero, il Padre della vostra anima, quella che sopravvive eterna, chè il padre terreno, pur nella nobiltà del compito che ha, compito non sempre bene assolto, è uno strumento, strumento della mia volontà di avere tanti figli spirituali da amare.
Ricordati sempre, nella vita, di avere un Padre. Ricordati sempre di chiamarmi. Posso resistere al richiamo di un figlio che mi invoca? Troppe volte ti dimentichi del Padre, che ti tiene in braccio. Non farti di  Me un' immagine austera, severa, lontana, innaccessibile, terribile nella sua Maestà. Pensa, di Me, al 'Padre', chè Padre migliore non v'è.
Certo. Padre, Figlio e Spirito Santo.
Pensare al Padre come al 'padre', al Figlio come ad un suo 'figlio', e anche nostro fratello, ed alla Spirito Santo ' come 'amore' al massimo livello.
Però per me continua a rimanere un 'mistero'. Ci deve essere dell'altro...
Ricordo, ad esempio,  che la Genesi cita:
La Creazione.
Creazione della materia primordiale (1, 1-2)
'In principio Dio creò il cielo e la terra. La terra era deserta e vuota; le tenebre  
ricoprivano l'abisso e sulle acque aleggiava lo Spirito di Dio...'
Mi torna poi alla mente il bellissimo "Prologo" del Vangelo di San Giovanni che a sua volta recita:
Divinità del Verbo   (1, 1-10)
In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio. Egli era in principio presso Dio. Tutto fu fatto per mezzo di lui, e senza di lui nulla fu fatto di quanto esiste. In lui era la vita, e la vita era la luce degli uomini. E la luce risplende fra le tenebre, ma le tenebre non l'hanno ricevuta... Era la luce vera, che illumina ogni uomo, che viene al mondo. Era nel mondo; il mondo fu creato per mezzo di lui, ma il mondo non lo conobbe.
Ecco mi sembra di cogliere un senso 'cosmico' in tutto ciò.
Ripenso infatti all'astrofisica che ci spiega che al momento 'zero' vi è stata una inimmaginabile esplosione o liberazione di 'Energia' venuta dal 'nulla', e ora vediamo la creazione 'in atto' ormai da quindici miliardi di anni.
Nella Genesi si dice appunto che lo 'Spirito' aleggiava sulle acque della terra in formazione, l'incarnazione del Figlio di Dio è avvenuta inoltre grazie all'opera dello Spirito Santo, che però è anche Amore, il Vangelo di Giovanni dice che 'Gesù', fin dal principio era il 'Verbo' ed era 'Dio', e che tutto fu fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla fu fatto di quanto esiste.
Quale è il nesso 'logico' che può legare le 'tre Persone' alla Creazione? Vi è un modo più 'razionale' per avvicinarsi di più a questo mistero senza doverlo 'respingere' perchè al di fuori di ogni 'logica' razionale e quindi da considerare "inattendibile" ?
Luce:
Cerchiamo di mettere a fuoco un concetto: il rapporto fra Padre, Figlio e Spirito Santo,  affinchè - a titolo di esempio - tu lo possa far capire meglio agli altri.
È sempre lo Spirito Santo l'Autore di ogni insegnamento divino, anche quando 'parla' Gesù che è la Parola del Pensiero del Padre che parla a mezzo dello Spirito Santo. Ma lo Spirito Santo - attento! - è mezzo ma non un 'mezzo', cioè uno 'strumento' del Padre, perchè lo Spirito Santo è Dio, come il Padre, come il Figlio, ed è Dio in unità con Padre e Figlio, perchè Dio è Uno ma Trino nelle Persone come un 'poliedro' (vedi che questa immagine si presta  a molte cose?) con tre facce triangolari uguali: le facce son tre, come le Persone della Divinità. Il poliedro, cioè Dio, è uno. Capito meglio? E a chi per cultura razionalista o per propensione 'filosofica' preferisce un altro approccio - diciamo filosofico/cosmico - potrai dire, potrai 'spiegare' , con il concetto di certe filosofie orientali  a mo' di paragone, che la 'Trinità' possono provare ad immaginarla come Pensiero Potente del Padre, che attraverso l'Energia Intelligente dello Spirito - che è mezzo ma non strumento - si 'realizza' attraverso la 'Creazione', che è la Parola del Figlio. Il Padre dunque esprime il suo Pensiero attraverso il Figlio, che è Parola, per mezzo dello Spirito che non è però un 'mezzo', cioè uno strumento, ma è Dio. È cioè la Persona della Divinità che ha il compito di illuminare le menti, oltre che di 'creare' la Creazione. Comunque sia, tu, uomo 'finito', non potrai mai capire con la tua mente l'Infinità di Dio -che non devi dunque 'capire' ma 'sentire', cioè amare - ma tanto ti basti, a te e agli altri, per 'avvicinarti' psicologicamente a questo mistero. Ricordati comunque, sempre, che Dio è puro Spirito e che qualsiasi raffigurazione l'uomo ne faccia non sarà mai simile alla realtà.
Mah...!, mi dico. Non so se come 'paragone' sarà tanto facile farlo capire.
Meglio dire semplicemente che il Padre è il padre migliore che ci possiamo aspettare, il Figlio è figlio del Padre ed il fratello migliore che ci possiamo aspettare, e lo Spirito è un Amore che più  'amore' di quello non ve n' è.

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