RiPAR-003 - ilCATECUMENO.it

Vai ai contenuti
(M. Valtorta, Quaderni 43, 5.12.43, pagg. 623, 654, 662 - Centro Edit. Valtortiano)
3. Dio parla agli uomini per ispirazione...
Luce:
   Dio parla agli uomini per ispirazione. Sono secoli e secoli che parlo al vostro orecchio spirituale ma voi non intendete la mia voce perchè non volete ascoltare.
Le scoperte che ha fatto l'Umanità, le "piccole" scoperte tanto incomprensibili sul loro essersi formate quanto preziose per gli effetti pratici sulla vita dell' uomo son ben nate dietro mia ispirazione per soccorrere alle esigenze primarie di una Umanità "imbestialita".
Così si è evoluta l' Umanità. Perchè solo l' intelligenza unita all' Amore di Dio poteva farla migliorare e progredire.
Anche oggi non è l' umana scienza da sola, ma l'unione con Dio quella che può fare veramente progredire l'uomo.
Ove manchi l' unione è il progresso, ma verso la materia, verso l'annientamento della vostra essenza spirituale.E l' uomo è sempre più sordo alle mie ispirazioni, ma sopratutto alla mia Parola che viene irrisa. L'uomo separato da Dio non sale ma precipita nel baratro materiale e spirituale. Per questo devi vivere in Me.
Vivendo in Me ti fondi con il tuo Creatore e si realizza il ciclo chiuso dell' Amore. Il ciclo chiuso dell' Amore è la forgia che produce l'energia che regge l'universo, perchè tutto ha origine nell'Amore, come è  nell'Amo-re il vertice del rapporto che lega la Trinità nostra. L' Amore di Dio non è l' amore dell' uomo.
Sono in treno. Rientro da un viaggio di lavoro a Roma e sono comodamente abbandonato allo schienale, mentre la carrozza fila via silenziosa e la stupenda campagna romana mi balza incontro dal finestrino.
Medito. Le 'piccole' scoperte...
Mi ero sempre chiesto, ad esempio, come avessero mai fatto gli uomini, sin dall' antichità, a conoscere le proprietà delle erbe...
Mi ero detto: quegli 'stregoni'... avranno ammazzato tante di quelle persone che alla fine, per 'esperienza', di generazione in generazione, avranno imparato. Oppure avranno avuto, certe persone, una «sensitività» particolare, come ad esempio quella del 'rabdomante', o 'radioestesista' che dir si voglia, che 'sente' e trova  l' acqua o gli idrocarburi, o certi minerali facendo risparmiare sui costi di 'perforazione'. Sono fenomeni comunissimi, questi della ricerca dell' acqua, conosciuti da millenni e che ancora oggi nelle campagne vengono utilizzati per scavare pozzi.
E la medicina omeopatica? Hanno scoperto fin dall' antichità che, se si somministrano ad un malato (similia similibus curantur) in piccole dosi quelle sostanze che nelle persone sane produrrebbero gli stessi sintomi che si vogliono combattere nel malato, il malato guarisce. Se non muore prima... mi dico sorridendo fra me e me.
Mi viene in mente la storia del Re Mitridate che, per paura di morire avvelenato, si 'assuefaceva' ai veleni assorbendone in piccole dosi per immunizzarsi. Pare che funzioni...
D'altra parte non potrebbe essere lo stesso principio delle vaccinazioni mediante le quali viene inoculato un agente patogeno, un virus indebolito, che ha il compito di attivare le difese immunitarie dell' organismo?
E l' agopuntura dei cinesi? Roba da matti. Pungi un dito di un piede e ti risponde la spalla... o la testa. Come avranno mai fatto ad 'indovinare' centinaia e centinaia di punti 'nervosi' sottocutanei pungendo i quali ti guariscono da un disturbo o da una malattia?
È pazzesco. Ci vuol proprio una pazienza da ...'cinese'.
Non me lo spiego 'umanamente'. La nostra medicina, basandosi peraltro sulle esperienze degli antichi, fa invece delle 'prove' in laboratorio, esperimenta sulle cavie e poi sugli uomini, poveri loro!.
Ma  ve li vedete i cinesi a punzecchiare le persone per vedere se pungendo l' alluce gli passa il mal di stomaco? Non è possibile.
E allora rimane l'ispirazione. Che cos'è l'ispirazione? Che cos'è la 'sensitività'?
Non è forse un 'sentire' un qualcosa? Un sentire l' idea di un 'qualcosa'? La 'sensazione' non è forse un' idea non ancora messa bene a fuoco, più o meno conscia, ma comunque sufficiente a farti fare quella determinata cosa? E allora perche' Dio non avrebbe potuto ispirare degli uomini, uomini con particolari doni 'naturali, dei 'sensitivi' appunto, per aiutare l' umanità, senza che questi si rendessero neanche conto di essere stati 'ispirati' ?
Come avrebbero potuto mai del resto capire che le idee che gli venivano in mente erano ‘ispirazioni’?
Certo la sensitività può essere anche una qualità semplicemente 'naturale', come la creatività, la capacità di dipingere, di scolpire, di scrivere, un dono naturale insomma.
Ma quando è dono naturale o è 'ispirazione'? Dove finisce l' uno e comincia l' altra?
E per tornare al mondo della ricerca scientifica 'occidentale', non è stato forse scritto che molte delle più grandi scoperte 'scientifiche' sono avvenute come 'per caso'?
Per caso? Che cos'è il caso? Cos'è il 'caso', realmente? Cosa sono state certe 'intuizioni', i famosi 'lampi di genio', di tanti medici e scienziati?
L' intuizione, o 'ispirazione' che dir si voglia, non è forse un' idea che ti 'viene' all'improvviso, come se venisse da un mondo estraneo (gli yoghi orientali direbbero: da un diverso livello di coscienza, la «coscienza cosmica»), talvolta quando non pensi neanche a quella certa cosa, talvolta quando sei invece 'assorto' sulla stessa ma con la mente non propriamente vigile e attiva, e cioè più facilmente 'raggiungibile' da comunicazioni telepatiche, essendo stato parzialmente rimosso il controllo dell'io dal livello della «coscienza», controllo 'vigile' che costituirebbe altrimenti come una «barriera»?
E nella musica? Queste meravigliose composizioni, che ci hanno fatto dire tante volte: "ma questo è 'ispirato'..."  e che ti trasmettono delle vibrazioni interiori, delle emozioni profonde? Come possono delle semplici 'percussioni' acustiche di strumenti raggiungere l' orecchio e trasformarsi in suoni 'emotivi' ? La spiegazione scientifica c'è, lo sappiamo. Ma è la spiegazione dell' emozione che manca.
Perchè un certo suono procura una emozione e la procura indistintamente a tutti, come se ognuno di noi avesse codificato dentro al proprio Dna mentale  un concetto 'assoluto' del 'bello' che, in quanto tale, suscita 'emozioni'? Come una poesia, no? Non suscita anch' essa delle emozioni tanto da farci dire che anch' essa è 'ispirata' ?
Ispirata da che? Dalla Musa?
Ecco la Musa. Gli antichi forse avevano colto nel segno. La Musa era una sorta di 'Dea'. L' ispirazione gli antichi  greci e romani l' avevano collegata a Dio.
Ma perchè, perchè queste 'ispirazioni' suscitano 'emozioni' ? Può un cervello 'freddo', un organo come lo potrebbe essere un altro, molto più sofisticato ma pure un 'organo', subire 'emozioni' ? Oppure le emozioni sono ‘un non so che’ che coinvolge ‘qualcosa’ di più profondo e nobile di un mero 'organo', la 'psiche' appunto, intesa non come elaborazione di pensiero prodotta da un 'organo', ma come un qualcosa di 'spirituale' che 'utilizza' lei stessa l' organo per comunicare con il mondo esterno? Quale è il rapporto fra Psiche e Anima? E quale quello fra anima e corpo?
La filosofia yoga, i più grandi 'yoghi', spiegano infine che alterando con tecniche particolari (aspirazioni, espirazioni, posture particolari del corpo, ecc) il nostro stato di coscienza ci possiamo mettere in contatto con il mondo preternaturale, con la Sapienza, cioè con la Conoscenza, che viene da un altro 'livello', un livello 'superiore'. E cosa potrebbe allora essere questo livello di ispirazione se non il 'livello' di Dio?
Ecco, mentre il 'Pendolino' fugge via veloce, in un'atmosfera confortevole, fresca e ovattata, e le immagini della campagna scorrono  rapide davanti al mio occhio che non le vede, penso pensoso a tutte queste cose...e mi dico: perchè mai non potrebbe Dio parlare veramente agli uomini per 'ispirazione'? Perchè no?

Torna ai contenuti